(Teleborsa) - "Io sto con dalla parte di François Hollande e Manuel Valls" perché "nessuno deve trattare gli altri Paesi come se fossero scolaretti".
Sembra piuttosto chiara la posizione del
Premier Renzi sull'austerity, alla luce dello
scontro sul rigore tra Francia e Bruxelles e del conseguente
richiamo all'ordine di Angela Merkel.
E per chiarirla al meglio, il Presidente del Consiglio ha scelto niente meno che Londra, dove oggi si trova per una visita. "Se la Francia ha deciso di
non raggiungere il target deficit/PIL al 3% io la rispetto", ha affermato Renzi al termine del colloquio con il Primo Ministro britannico
David Cameron, a Downing Street.
Poi, la
frecciata alla Cancelliera tedesca Angela Merkel che aveva
invitato i partner dell'Eurozona a "fare i loro compiti": " nessuno deve trattare gli altri Paesi come si trattano degli studenti", ha spiegato l'ex sindaco di Firenze, precisando che dal canto suo l'Italia rispetterà il vincolo imposto da Bruxelles ma solo perché è un limite che si è posto il Governo.
Perché l'endorsement alla Francia? Perché c'è bisogno di un'Europa "più snella e smart", dunque più flessibile, come poi ribadito da Cameron.
Quanto allo
scopo della visita odierna, Renzi ha spiegato di essere tornato a Londra a sei mesi dalla prima visita perché in quell'occasione aveva promesso di tornare per "presentare i
risultati delle riforme". Risultati che verranno illustrati oggi pomeriggio agli
investitori della City.