(Teleborsa) - I Paesi dell'
Unione europea stanno discutendo per concordare una linea comune sull’inasprimento delle
sanzioni contro la Russia, colpevole di aver invaso l’
Ucraina a sostegno militare dei separatisti filo-russi.
La diplomazia dell’UE ha ripreso oggi i colloqui a
Bruxelles, dopo il nulla di fatto di ieri. L’8 settembre, l’euroblocco dei 28 stati dell’Unione, ha messo a punto un secondo pacchetto di sanzioni economiche che, prima di essere applicare, restano in attesa per "almeno un paio di giorni" per valutare la
sostenibilità della tregua, senza rischiare ulteriori ritorsioni commerciali da parte della Russia.
"Alcuni paesi chiedono più tempo," ha detto il ministro degli Esteri italiano
Federica Mogherini, prossimo capo della politica estera dell'Unione europea. "Il cessate il fuoco è sostanzialmente in corso. Ci aspettiamo però ulteriori iniziative da attuare nei prossimi giorni o ore".
Con l'UE e gli
USA che minacciano di imporre ancora misure più dure contro il presidente
Vladimir Putin, il suo omologo ucraino,
Petro Poroshenko, ha detto che la Russia sta cominciando a ritirare le truppe dalle zone di conflitto vicino a loro confine.
"Secondo le ultime informazioni dalla nostra unità di intelligence, il 70 per cento delle truppe russe sono state richiamate entro i loro confini", ha dichiarato Poroshenko a Kiev. "Questo dà più speranza che le iniziative di pace abbiano evidenze positive".