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Riforma Giustizia, magistrati sul piede di guerra

Politica
Riforma Giustizia, magistrati sul piede di guerra
(Teleborsa) - L'Associazione Nazionale Magistrati (ANM) boccia senza indugi il progetto di riforma della giustizia del governo presentato lo scorso mese dal premier, Matteo Renzi.

Secondo i magistrati che parlano di "interventi di scarso respiro" e "norme punitive ispirate a logiche del passato" la riforma è "inefficace".

I giudici contestano anche il taglio delle ferie affermando che "sono in linea con quelle della categoria dei dirigenti" ed esse non sospendono i termini di deposito dei provvedimenti e "sono in buona parte impiegate – per senso deontologico prima che per obbligo di legge – ai fini dello smaltimento del lavoro".

La magistratura ha detto di essere "pronta a discutere di tutto" ma "non potrà tacere di fronte all'inefficacia di una riforma della giustizia definita rivoluzionaria".

Pronta la replica del premier ospite al programma televisivo Porta a Porta. "L'ANM? Che paura. Andremo avanti. Certo che vado avanti, l'ANM ha fatto il primo comunicato stampa contro il governo quando ho detto che si metteva lo stipendio massimo dei magistrati a 240mila euro". Oggi - aggiunge Renzi - ho detto: "responsabilità civile dei magistrati. Se un dottore sbaglia paga, se un giornalista sbaglia paga, perché un magistrato non deve pagare? Siamo riusciti a scontentare sia l'ANM che Forza Italia, contrari alla riforma della giustizia. Vi sembra normale che i magistrati vadano in ferie il primo di agosto e tornino a lavorare il 15 settembre? La responsabilità civile è un fatto di giustizia, lo facciamo. E il tema delle ferie è un fatto di giustizia".
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