(Teleborsa) - Buone nuove per la
Fiat, la quale ha confermato stamattina che la
soglia limite di 500 milioni per il
diritto di recesso non sarà oltrepassata.
Il mercato era da giorni in attesa dell'esito del periodo concesso agli azionisti per decidere di non aderire alle condizioni poste per la fusione con Chrysler, tanto che si erano moltiplicate le indiscrezioni sul mercato di un aumento esponenziale dei recessi, che avevano richiesto
puntuali smentite.
In una nota la casa d'auto italo-americana si dice "prossima a concludere il processo di determinazione del numero di azioni per le quali il diritto di recesso è stato validamente esercitato dagli azionisti" entro il 20 agosto e conferma che "il limite di 500 milioni di euro non è stato superato". Questo tetto rappresentava la principale condizione sospensiva della fusione.
Fiat ritiene inoltre che, "se anche tutte le comunicazioni e conferme risultassero valide, il numero massimo di azioni per le quali il diritto di recesso è stato validamente esercitato, comporterebbe una esposizione complessiva inferiore al limite" indicato.
Il termine per la proposizione delle opposizioni dei creditori scadrà il 4 ottobre, ma la compagnia "ritiene che non sussista alcun rischio di pregiudizio per i creditori e non prevede, di conseguenza, che il processo per l’opposizione dei creditori impedisca il tempestivo completamento della fusione intorno alla metà del mese di ottobre".
"Le recenti stravaganze dei mercati azionari e l’andamento delle azioni Fiat negli ultimi giorni hanno aggiunto a questo processo un grado di complessità inatteso e, a mio modo di vedere, ingiustificato", ha affermato severo il numero uno Sergio Marchionne, rassicurando che la società entra ora "in una fase di realizzazione che migliorerà drasticamente il posizionamento di mercato" del Gruppo e dei suoi marchi.