(Teleborsa) - Le aspettative sull'inflazione sono ancorate alle nostre previsioni, e se l'inflazione rimarrà stabile, i tassi rimarranno fermi a questo livello per lungo termine.
Con queste parole, il numero uno della BCE Mario Draghi ha cercato di spiegare
la decisione della BCE di mantenere i tassi invariati al minimo storico. .
Una decisione, presa all'unanimità dal Consiglio di governance della BCE che ha votato compatta per mantenere lo "status quo" sui tassi d'interesse e per l'uso si misure non convenzionali per sostenere l'economia. Misure che saranno usate, "se necessario, per evitare un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato", ha spiegato Mario Draghi.
Il Board della BCE rimane "fortemente determinato" a evitare che le attese generali di inflazione del pubblico finiscano per disallinearsi dai valori che ritiene coerenti con gli obiettivi di stabilità".
Draghi non ha nascosto che l'Area Euro sta proseguendo nella sua "moderata ripresa" che secondo gli ultimi dati disponibili si accompagna ad una bassa inflazione. Il numero uno della BCE ha spiegato che
le misure espansive decise il mese scorso contribuiranno a favorire una risalita dell'inflazione.
Draghi si è soffermato
sui nuovi rifinanziamenti agevolati(TLTRO) decisi il mese scorso: ossia quei prestiti concessi dalla BCE agli istituti di credito della zona euro finalizzati esclusivamente al finanziamento di imprese e famiglie, dicendo che l'ammontare complessivo delle nuove liquidità pronte ad essere elargite dalla BCE all'economia reale potrebbe raggiungere
1.000 miliardi di euro.