(Teleborsa) - Che la crisi non si sia affatto attenuata in Ucraina,
nonostante la trattativa di pace portata avanti dal nuovo Presidente Poroshenko, lo confermano le grandi manovre in atto fra i miliziani russi e quelli ucraini ed i continui combattimenti "silenti" nelle zone separatiste.
Il Presidente russo Vladimir Putin, proprio ieri,
aveva bocciato l'ennesima proposta di Kiev, la quale, invece, punta ad una rapida soluzione del conflitto, che sta mettendo in ginocchio il Paese finanziariamente ed economicamente.
Il Cremlino, pur proclamando il cessate il fuoco, ha ingrossato le fila dei suoi soldati
allertando un contingente di ben 65mila uomini.
L'Ucraina, però, non è rimasta passivamente a guardare e, pur proseguendo la via diplomatica, ha schierato
600 volontari, che hanno già giurato e salutato le famiglie, pronti a partire per le "zone calde".
Il cessate il fuoco, formalmente, dovrebbe durare sette giorni, sino a venerdì prossimo, anche se è giunto un appello dall'UE affinché la tregua sia più lunga e duratura, per agevolare il processo di pace. Eppure, fra le parole ed i fatti c'è ancora molta discrepanza e l'accordo, se ci sarà, si rivela ancora lontano.