(Teleborsa) - Buste paga più pesanti, grazie al taglio dell'Irpef, che ha
rimpinguato gli stipendi degli italiani di 80 euro, almeno per la fascia di reddito intermedia, che trae il maggio beneficio dalla misura varata dal governo. L'aumento, efficace dal 1° maggio, sta arrivando proprio in questi giorni, con il pagamento degli stipendi del mese di maggio.
Sul problema del taglio dell'Irpef in busta paga è
fiorita la polemica in quest'ultimo periodo, a causa della corsa elettorale e delle diverse opinioni dei politici in merito al cosiddetto "regalo" offerto dal Premier Matteo Renzi. Tanto più che
in molti hanno criticato la misura dell'aumento, giudicandola inefficace a risolvere il grave problema dell'insufficienza dei redditi familiari. Berlusconi ha definito la misura una
"mancia elettorale", proprio per la sua limitatezza e perché concessa ad un passo dalle elezioni europee, in cui il
Pd ha stravinto.
Ma come verrà speso effettivamente il denaro in più? I sondaggi parlano chiaro e ricordano che c'è ancora la crisi, smentendo i cosiddetti "gufi": secondo un
sondaggio di IXE', realizzato per Coldiretti, una maggioranza del 38% utilizzerà i soldi per fare fronte alle
spese familiari (bollette in scadenza, tasse, visite mediche), mentre il 18% li metterà da parte per
risparmiare ed il 15% per
acquistare qualcosa. L'indagine però rivela anche che quasi un italiano su quattro (il 18%) spenderà il bonus per mangiare, cioè per andare più spesso al ristorante o per fare una spesa più ricca.
Quest'ultimo dato non sorprende giacché gli acquisti alimentari sono tornati indietro di oltre 33 anni, sui livelli minimi del 1981, a causa della crisi. A farne le spese soprattutto il pesce e l'olio extravergine, dati gli alti costi di questi due alimenti.