(Teleborsa) - L'attesissimo
rentrée di Beppe Grillo in TV, dopo vent'anni, è stato un evento mediatico, coronato da successo, stando alle impressioni a caldo, e pianificato con cura dal leader del Movimento 5 Stelle. L'ex comico, però, questa volta ha abbandonato l'ascia per afferrare il fioretto, proseguendo con il suo rivale la
sfida iniziata in piazza lo scorso weekend.
Giunto alla sede della Rai di Via Teulada in taxi, il leader del Movimento 5 Stelle non ha perso tempo ed ha presentato a Bruno Vespa, nel cortile per accoglierlo, un "simpatico" omaggio: il castello di Lerici con tanto di carcere e politici e giornalisti dietro le sbarre. Ai politici Grillo promette: "faremo i processi on-line".
Lo show non è mancato e Grillo ha colpito tutti, nessuno escluso: politici, giornalisti, imprenditori, facendo anche qualche nome da De Benedetti a Tronchetti. Poi, l'ex comico ha calcato nuovamente il suo cavallo di battaglia - "via tutti" - proponendo di mandare tutti a casa, Napolitano in testa, se vincerà le europee. E
I toni, però, un po' più pacati di quelli solitamente usati sul suo blog o in piazza, nel tentativo di persuadere la frangia moderata degli elettori, che ancora tentennano. Grillo ha così affermato "Non sono Hitler", aggiungendo che senza il Movimento 5 Stelle "la violenza sarebbe esplosa nelle piazze".
Il leader del M5S non ha mancato di fare accenno alla querelle con Renzi sulla "lupara bianca", spiegando che era un termine, prettamente giornalistico, per indicare la fine che farà Renzi, quella di Letta, di Monti, oggi nessuno più li riconosce. Un'affermazione ribadita anche in un post sul suo blog: "L'ebetino farà la stessa fine di Monti e Letta"
L'ex comico non ha dubbi - "vinceremo noi" - e prepara il suo trionfo, conscio che la sfida sarà fra lui e Renzi e che il leader del Pd ha già iniziato a temerlo...