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A rischio i livelli produttivi dell'industria petrolifera USA

Economia
A rischio i livelli produttivi dell'industria petrolifera USA
(Teleborsa) - Il boom petrolifero è in pieno rilancio negli Stati Uniti e trova sostegno nei risultati di un'intensa attività di frammentazione delle rocce scistose, cioè delle rocce metamorfiche che si possono sfaldare secondo piani paralleli, quindi in modo preordinato, dopo una mirata attività dell'uomo.

Lo scopo della frammentazione, provocata artificialmente per mezzo dell'arcinoto processo di fracking, è quello di sondare le profondità della terra alla ricerca di nuovi giacimenti.

Ebbene, questa procedura, condotta in modo massivo, ha scatenato nel sottosuolo americano un torrente di idrocarburi da strati precedentemente inaccessibili, di roccia.

L'ottimismo scaturito in questo settore, riconferma quindi come gli Stati Uniti siano prossimi ormai all'indipendenza energetica, tant'è che il presidente Obama ha fatto modificare la legge che vietava agli Stati Uniti, fino allo scorso anno, di vendere Gas fuori dal Paese.

Ma quanto durerà tutto questo? I critici di questo sistema di perforazione massivo e la stampa, parlano di una bolla che minaccerebbe uno "sboom" del petrolio e del gas, con il rischio di collasso per una miriade di realtà geologiche ed economiche, attive negli Stati Uniti.

Nei due secoli precedenti l'industria petrolifera e del gas americano, ha tratto linfa dalle formazioni sotterranee di natura porosa, da cui gli idrocarburi si spostano con relativa facilità verso la superficie. Queste formazioni hanno cominciato a prosciugarsi nel 1970 e le importazioni dal medio oriente sono tornate a salire.

David Hughes, con una lunga esperienza presso la Geological Survey of Canada, l'ente federale canadese responsabile per i sondaggi geologici, rileva che la diminuzione media dei giacimenti petroliferi convenzionali del mondo è di circa il 5% all'anno.

In confronto, la diminuzione media dei pozzi di petrolio creati per frammentazione è del 44 per cento all'anno, con conseguenti cali produttivi nel giro di un paio di anni. Da qui il rischio che la tanto sventolata indipendenza energetica americana, torni ad essere un lontano miraggio.
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