(Teleborsa) - Prosegue il braccio di ferro in seno all'Eurotower sulla possibilità di mettere in campo misure di quantitative easing, imitando quanto fatto dalle altre banche centrali mondiali, con un adattamento alle particolarità europee. Se ne è parlato nel corso dell'ultima
riunione di politica monetaria, dopo la recente apertura da parte della Bundesbank.
Ma è proprio il numero uno dell'Istituto tedesco Jens Weidmann a fare un
clamoroso passo indietro quest'oggi. Il governatore della Bundesbank ha infatti affermato che i rischi di deflazione nell'Eurozona "sono limitati" e che vi sarà una lenta e graduale risalita dei prezzi.
Dal momento che la possibilità di
misure eccezionali viene legato all'esistenza di
rischi di deflazione, l'affermazione di Weidmann in una intervista alla CNBC ha destato un certo stupore. Chiarendo che in merito ai rischi di deflazione anche "Mario Draghi è stato molto chiaro su questo punto nella sua ultima conferenza stampa", il numero uno della Bundesbank ha lasciando uno spiraglio (sempre più piccolo) all'adozione di misure di quantitative easing, se ve ne fosse bisogno.