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Renzi s'illumina di Obama. "Yes we can vale anche per l'Italia"

Economia, Politica
Renzi s'illumina di Obama. "Yes we can vale anche per l'Italia"
(Teleborsa) - Obama fonte di ispirazione - oltre che amico e partner - per Matteo Renzi. Obama colpito dall'energia di Renzi. Obama che "presta" il suo slogan "yes we can" al Governo Renzi...

E' stata una vera e propria celebrazione quella del Premier italiano al Presidente statunitense Barack Obama in occasione del bilaterale da poco concluso a Villa Madama.

A Roma per un mini-tour che culminerà con una visita privata al Colosseo, The President ha incontrato prima Papa Francesco, poi il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, infine Matteo Renzi. Che ha aperto la lunga conferenza stampa seguita al tête-à-tête con un: "Tutti sanno che per noi il Presidente Obama non è solo il Presidente degli Stati Uniti, ma anche fonte di ispirazione e un modello da emulare".

Dal canto suo, Obama ha risposto a tanto entusiasmo affermando: "Sono colpito dall'energia e dalla visione che Matteo Renzi porta con sé in questo nuovo incarico" e ricordando i legami storici "molto forti" tra Italia e Stati Uniti.

Non è mancata la promessa di sostenere il piano di rilancio del Premier, dunque le decisioni in materia di riforma. Del resto, ha poi tenuto a precisare Renzi, "abbiamo, sì, un grande debito pubblico ma un risparmio privato 4 volte il debito, e un avanzo primario". Anche per questo "l'economia italiana è in grado di affrontare gli impegni in Ucraina e anche una crisi energetica", ha aggiunto.

I due leader hanno poi affrontato la questione della Crimea, spiegando che le relazioni tra USA e Europa sono quanto mai forti in questi "momenti della crisi in Ucraina", quella dei marò, con Renzi che ha chiesto un ulteriore sostegno sulla delicata questione, e la crescita in Europa, che secondo Obama è ancora debole con una disoccupazione ancora alta. Secondo l'inquilino della Casa Bianca, la ricetta è quella di coniugare conti in ordine con riforme per il rilancio.

Poi, il richiamo allo slogan che ha accompagnato Obama nella prima campagna presidenziale, ossia il "yes, we can" ("sì, possiamo"). "Quel messaggio oggi vale anche per noi in Italia", ha detto l'ex sindaco di Firenze.

A suggellare l'idillio l'annuncio in diretta dell'adesione degli Stati Uniti all'expo 2015 di Milano.

La lunga giornata di visite di Obama è iniziata con la visita a Papa Francesco in Vaticano. "E' meraviglioso incontrarla, grazie molto", le prime parole pronunciate da Obama al Santo Padre, al quale ha poi confessato di essere "un suo grande ammiratore".

Al termine del colloquio privato, durato circa cinquanta minuti, Obama ha presentato a Papa Francesco la sua delegazione. Poi c'è stato lo scambio dei regali e la stretta di mano di commiato.

Poi il Presidente degli Stati Uniti d'America si è recato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Una volta terminato il vis-a-vis con Renzi, Obama si concederà l'unica visita da turista al Colosseo, che per l'occasione è stato chiuso per motivi di sicurezza. Tutto il centro di Roma, infatti, è blindato, con mille agenti in campo per assicurare che nulla accada al presidente Obama.
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