(Teleborsa) - A meno di due mesi dalle elezioni europee di maggio, il voto amministrativo francese di ieri dà l'esatta percezione di quanto, alle condizioni attuali, sia distante il progetto di integrazione europea.
Con una astensione superiore al 35% e un netto spostamento a destra del maggior consenso elettorale, il 48%, i francesi presentano il conto della crisi ai loro governanti. Aggressiva anche la posizione della destra estrema di Le Pen, che secondo gli exit poll, si attesterebbe al 5%. Più indietro la sinistra, che i sondaggi danno ferma al 38%. Insomma una debacle per i socialisti di Hollande che rischiano di perdere anche Parigi e Marsiglia.
Per il momento non trova ancora fondamento la proposta dei socialisti di una coalizione intorno ad un "fronte repubblicano" con la destra gollista, per arginare l'inquietante avanzata della destra antieuropeista, il Fronte Nazionale, capeggiata dalla Le Pen, che "stravince" nelle province meridionali della Francia, porta d'accesso principale dei flussi migratori diretti verso la Francia.