(Teleborsa) - Dopo la tedesca Deutsche Post e, di recente, la britannica Royal Mail, anche Poste Italiane potrebbe presto sbarcare in Borsa.
Secondo quanto riportato da
Il Sole 24 Ore entro la fine dell'anno il governo vorrebbe collocare il 30-40% del capitale sociale del gestore postale, attualmente al 100% in mano allo Stato tramite il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
In questo modo lo Stato ne manterrebbe la quota di maggioranza e nello stesso tempo farebbe entrare nell'erario risorse fresche grazie all'accesso a nuovi capitali privati.
Dunque, sarebbe già allo studio una operazione che riserverebbe il 50-60% delle azioni offerte agli investitori , il 2-5% ai dipendenti e il resto al retail.
Da rilevare che il governo aveva già anticipato la volontà di avviare l'IPO sul 30-40% di Poste. La quota destinata a Piazza Affari potrebbe raggiungere 3-4 miliardi di valore.
Nel 2012 Poste Italiane aveva un fatturato di 24 miliardi di euro e un utile netto di 1,03 miliardi.
L'ultimo sbarco in Borsa di un gestore di servizi postali è quello della
Royal Mail. Lo scorso 11 ottobre le storiche poste di Sua Maestà hanno fatto un vero e proprio
ingresso trionfale sul London Stock Exchange.