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Nessuno tocchi i conti correnti in Eurozona! L'FMI spiega l'equivoco

Economia
Nessuno tocchi i conti correnti in Eurozona! L'FMI spiega l'equivoco
(Teleborsa) - Il Fondo Monetario Internazionale non ha mai proposto un prelievo forzoso sui conti dei Paesi dell'Eurozona per risolvere il problema della sostenibilità dei debito.

Arriva direttamente dall'organizzazione di Washington la smentita ad una serie di supposizioni generate da un box contenuto nell'ultimo Fiscal Monitor.

Nel suddetto spazio l'Istituto guidato da Christine Lagarde si interroga sull'efficacia di un prelievo sui capitali spiegando che si tratterebbe di una misura del tutto straordinaria, e dunque non in grado di "distorcere il sentiment". Al contrario, potrebbe addirittura essere additata come "equa".

In una nota trasmessa oggi, l'FMI spiega che si tratta semplicemente di "discussioni ed esperienze su ipotesi di un prelievo dei capitali una tantum", indicando anche i considerevoli rischi. "Il box non raccomanda né suggerisce alcun prelievo né alcuna tassa patrimoniale. Smentiamo categoricamente qualsiasi notizia che suggerisce che il Fondo Monetario abbia avanzato tali proposte", si legge inoltre.

Nel famigerato riquadro a pagina 49 del Report, il Fondo spiega che questa proposta ha "illustri sostenitori, compresi Pigou, Ricardo, Schumpeter e - prima che cambiasse idea - Keynes", aggiungendo che le condizioni per il successo sono forti, ma vanno pesate contro i rischi di misure alternative, come per esempio il ripudio del debito pubblico.

Le aliquote fiscali per abbattere il debito pubblico ai livelli pre-crisi sono comunque considerevoli: per un campione di 15 Paesi dell'Eurozona bisognerebbe infatti tagliare la ricchezza netta positiva delle famiglie di circa il 10%. Che non è poco. Soprattutto se si pensa alla reazione dei mercati e dell'opinione pubblica seguita alla recente decisione di Cipro di seguire il consiglio del Fondo Monetario.
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