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Si rivela la "talpa" dello scandalo Datagate in USA

Si rivela la "talpa" dello scandalo Datagate in USA
(Teleborsa) - Esce allo scoperto colui che ha portato all'esplosione dello scandalo del Datagate in USA, mettendo a nudo le pratiche fortemente scorrette, sotto il profilo della privacy, condotte dall'intelligence americana.

La spia che ha dato la soffiata al Guardian, che per primo ha fatto lo scoop, è Edward Snowden, un giovane di 29 anni, che ora si è rifugiato in un albergo di Hong Kong, lasciando il suo Paese, la famiglia, la fidanzata e gli amici. "Non voglio vivere in una società che fa questo tipo di cose", ha detto Snowden, giustificando la fuga di notizie.

"Non ho avuto nessuna intenzione di nascondere la mia identità, perché so che non ho fatto nulla di male", ha spiegato l'autore dello scandalo, che oggi lavora per un contractor privato nel settore della difesa.

Il suo futuro? Snowden pensa di chiedere asilo in un Paese che si mostra aperto sotto il profilo delle libertà di parola ed espressione, magari l'Islanda. La sede di Hong Kong, infatti, è solo temporanea ed è stata scelta dal giovane statunitense solo perché è un Paese che vanta "un forte impegno a favore della libertà di parola e tutela il dissenso politico".

La vicenda del Datagate, così come è stata ribattezzata, ha messo fortemente in imbarazzo l'Amministrazione Obama e la stessa CIA, rivelando un trafugamento di dati su tutti i possibili canali di comunicazione (telefono, internet, circuiti delle carte di credito ecc.), senza che vi sia una ragione valida.

Il Governo statunitense ha tentato di insabbiare subitolo scandalo, senza riuscirci, accampando successivamente motivazioni di sicurezza e ordine pubblico che non spiegano una penetrazione così capillare ed indiscriminata.
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