(Teleborsa) - La crisi imperversa e per combatterla non c'è che da tenere il passo con i tempi. Così McDonald's, andando controcorrente rispetto al costo crescente delle materie prime ed alle dinamiche inflazionistiche, ha ridotto i prezzi di listino di un semplice hamburger, portandolo al costo di un caffè, vale a dire 90 centesimi di euro.
Lo ha annunciato la catena di fast food più grande al mondo, per contrastare la recessione che colpisce l'Italia e - si sottolinea - "dare un segnale molto concreto di vicinanza ai consumatori". Che sia così o per una strategia di tenuta delle vendite, il prezzo di un panino con hamburger, ora, è tornato sui livelli precedenti al 2004, quando era salito a 1 euro.
L'hamburger, promette MacDonald's, manterrà invariata la composizione e qualità dei suoi ingredienti: pane, carne 100% bovina, cetriolo, cipolle, senape e ketchup.
McDonald's in Italia vende ogni anno quasi 20 milioni di hamburger. Recentemente, L'Italia è apparsa fra i Paesi più cari secondo l'indicatore denominato "Big Mac Index", curato dalla rivista The Economist dal 1986, che rappresenta anche una sorta di indicatore del potere d'acquisto nei vari Paesi in cui la catena è presente. L'Italia si è posizionata davanti a tutti i Paesi dell'Area Euro, mostrando un prezzo, per il noto panino del MacDonald's, più alto di tutti gli altri Paesi.