La Storia è sempre la stessa, ed il conflitto con le grandi ricchezze, una volta rappresentate dal Sistema feudale e poi dalla Alta finanza, lo ha combattuto e vinto con alterne vicende solo la piccola e media borghesia.
Si illude, però, diceva Marx, di averla avuta vinta davvero, per il solo fatto di aver conquistato finalmente la proprietà di un pezzo di terra da coltivare liberamente dopo essersi sottratta al giogo feudale.
In realtà,
il piccolo coltivatore è sempre in balìa di poteri più forti: da una parte, per via del prezzo del grano che viene stabilito sui mercati internazionali sulla base delle convenienze dei latifondisti e dei grandi acquirenti come i pastai; dall'altra, perché
i lavori di miglioria fondiaria dipendono completamente dal debito contratto con le banche. Il calo dei prezzi per un verso e gli alti tassi di interesse per l'altro lo stringono in una morsa mortale.
Se la
Terra, il
Capitale ed il
Lavoro sono strumenti e condizioni della produzione, il loro dominio decide gli assetti sociali in cui si insinua questa classe indomabile, quella media, composta da artigiani, commercianti, piccoli e medi imprenditori che allo Stato non chiedono null'altro, se non la libertà di operare. La libertà di produrre e di commerciare è il loro unico credo.
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