I dati relativi al sistema bancario italiano sono raccapriccianti: la raccolta aumenta, ma solo per la componente a breve, mentre il credito cala.
A fine aprile, la raccolta complessiva delle banche era aumentata di 81 miliardi di euro rispetto ad un anno prima, passando da 1.759 a 1.843 miliardi. I depositi a breve termine risultano aumentati di ben 95 miliardi, mentre è diminuita di 11 miliardi la sottoscrizione di strumenti a medio e lungo termine.
La
raccolta bancaria si è dunque completamente trasformata. I depositi a breve, ad aprile scorso, ammontavano a 1.613 miliardi, mentre le obbligazioni bancarie erano 230 miliardi, per un totale di 1.843 miliardi raccolti. Ad agosto 2011, in piena crisi finanziaria, le obbligazioni bancarie erano invece pari a 613 miliardi ed i depositi erano pari a 1.103 miliardi, per un totale di 1.716 miliardi raccolti.
Siamo di fronte ad un crollo drammatico della sottoscrizione di obbligazioni bancarie: questa è la
prima catastrofica conseguenza della Direttiva europea BRRD, quella che ha introdotto il Bail-in: i Risparmiatori si tengono liquidi, visto che solo i conti correnti fino a 100 mila euro sono protetti, e non comprano più le obbligazioni bancarie che sono penalizzate in casi di default.
Siamo al disastro, per il
baratro creditizio nel quale le imprese e le famiglie sono state trascinate.
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