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ComoLake, Intecs: AI e traffico aereo, un connubio naturale

Economia, Trasporti
ComoLake, Intecs: AI e traffico aereo, un connubio naturale
(Teleborsa) - Le opportunità e le sfide dell'intelligenza artificiale sono al centro della conferenza Como Lake 2024. Queste tecnologie si possono applicare anche al traffico aereo?

"Assolutamente sì. Il traffico aereo è un'applicazione naturale dell'intelligenza artificiale perché l'aviazione e il controllo del traffico hanno procedure molto stringenti che generano moli notevoli di dati e quindi l'applicazione dell'intelligenza artificiale permette di automatizzare queste procedure e di dedicare il tempo dei controlli di volo all'attività meno burocratiche. Le applicazioni sono le più variate, in realtà è una partnership europea che SSR alcune indica una strada da tanti anni che sono le più ovvie, proprio intrinseche nel traffico". Lo ha dichiarato Massimo Mannori, Direttore Generale Intecs, in occasione del ComoLake 2024.





"Quindi - prosegue - la predizione e poi la rimozione dei nodi, così diciamo, hot spot del traffico aereo, la settorizzazione smart delle aereovie fino alle applicazioni di riconoscimento vocale per ridurre l'intensità manuale da parte dei controllori, etc. Ora, sicurezza del traffico aereo non è solo però è un'intelligenza artificiale, vuol dire tante cose, particolare altre tre. Diciamo la prima, non ovvia per i più, ma è la qualità del segnale di posizionamento satellitare. L'intelligenza ha lavorato da 20 anni dal suo inizio sul sistema Galileo, sul segnale più di satellitare Galileo che l'Europa si è voluta dare, ha lavorato con l'Agenzia Spaziale Europea italiana, con tutta l'industria italiana dello spazio e abbiamo messo appunto un prodotto in cui abbiamo condensato questi 20 anni di esperienza che permette il monitoraggio della qualità del segnale in primis, in zone, diciamo, topiche del volo e l'eventuale interferenza malevola ovviamente, diciamo, sul segnale stesso. Altri due temi importanti si riferiscono non tanto all'aereo tradizionale, cosa che abbiamo parlato fino ad adesso, ma ai droni, evidentemente. Quindi i droni, diciamo, malevoli, che si sono moltiplicati su infrastrutture critiche, sui carceri, su eventi sportivi, convegni, concerti. Vanno intercettati, questo è ovvio, l'innovazione però vera e forte, si fa non con proclami, non con prototipi, ma con prodotti seri, progettati modularmente, testati ferocemente e industrializzati nei costi, cosa che intecs ha fatto e oggi ha un prodotto appunto che permette di rilevare il drone, la posizione del drone, la posizione del suo decollo, del pilota e poi azionare, appunto il corrispondente mitigazione piuttosto che eliminazione, diciamo, del problema, secondo la procedura stabilità dal cliente. L'ultimo tema che riguarda sempre i droni, riguarda i droni commerciali. Parliamo di consegna di medicina aerogentica, parliamo di logistica dell'ultimo miglio, parliamo di servizi taxi di persone. Questo traffico aumenterà esponenzialmente e andrà integrato nel controllo aereo, diciamo, tradizionale, così come ha indicato nella roadmap, appunto, Euro control settimana scorsa a Bologna, a Drone Italy".

"Nei prossimi 1-2 anni, il primo passo è l'implementazione piena di quello che è chiamato New Space, e l'Italia e all'avanguardia, le competenze di Enav, dell'industria italiana sono ripeto all'avanguardia e potremmo, se diciamo, ci uniamo tutti verso l'obiettivo, essere i primi a portare i voli più avanzati e quindi proprio servizi taxi di persone o in occasione del Giubileo o in occasione delle Olimpiadi di Cortina, cosa che non è riuscita, diciamo, a Parigi, alle Olimpiadi di Parigi", conclude Mannori.
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