(Teleborsa) - La
produzione industriale italiana è scesa inaspettatamente ad aprile, di -1% m/m (-2,9% a/a) da un precedente -0,5%, lasciando il settore industriale
in rotta per la quinta contrazione trimestrale consecutiva. Lo afferma Andrea Volpi, economista di
Intesa Sanpaolo, in una nota che segue i
dati Istat di questa mattina.
La produzione industriale italiana non cresce da quattro mesi e la variazione tendenziale è negativa da 15 mesi. Di conseguenza, il livello di produzione è ora
-8,8% al di sotto del picco raggiunto ad aprile 2022.
"Sospettiamo che la recente sotto-performance possa essere in parte dovuta al rallentamento tedesco che si riflette sui produttori italiani, ma potrebbero esserci anche ragioni interne - si legge nel report - In particolare, oltre ad una ancora debole domanda di beni, i ritardi legati alla pubblicazione dei decreti attuativi del
piano Transizione 5.0 stanno probabilmente frenando la produzione di beni strumentali".
Nel complesso, Intesa Sanpaolo ritiene che sia il settore industriale che quello delle costruzioni, quest'ultimo colpito dalla fine degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, possano
frenare la crescita nel 2° trimestre, supportando la sua previsione per cui il PIL potrebbe rallentare a 0,1% t/t da 0,3% t/t. In ogni caso, stima che l'economia riprenderà slancio nella seconda metà del 2024.