(Teleborsa) - Il Monetary Policy Committee (MPC) della
Bank of England (BoE) ha
votato a maggioranza di 6-3 per mantenere il tasso di interesse chiave al 5,25%, centrando le attese del mercato. Tre membri avrebbero preferito aumentare il tasso bancario di 0,25 punti percentuali, al 5,5%.
"Abbiamo fatto molta strada quest'anno. Le pressioni sui costi si sono allentate e l'orientamento restrittivo della politica monetaria sta contribuendo a ridurre l'inflazione - ha scritto il
governatore Andrew Bailey in una lettera al Chancellor of the Exchequer Jeremy Hunt - Quindi oggi l'MPC ha votato per mantenere il tasso al 5,25%. Ma
abbiamo ancora molta strada da fare. Osserveremo attentamente i dati e manterremo i tassi di interesse sufficientemente elevati per un periodo sufficientemente lungo da garantire che l'inflazione scenda fino all'obiettivo del 2%".
La BoE evidenzia che il
PIL del Regno Unito è rimasto stabile nel terzo trimestre del 2023, in linea con le proiezioni del Rapporto di novembre, ed è diminuito dello 0,3% in ottobre. Sulla base degli ultimi dati ufficiali e delle indagini, lo staff della Banca prevede che la crescita del PIL sarà sostanzialmente piatta nel quarto trimestre e nei prossimi trimestri.
L'
inflazione CPI su dodici mesi è scesa bruscamente dal 6,7% di settembre al 4,6% di ottobre, con l'inflazione dei prezzi dei servizi che è scesa al 6,6%.
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Si prevede che l'inflazione CPI rimanga vicina al tasso attuale verso la fine dell'anno - si legge nello statement diffuso al termine della riunione - In particolare, si prevede che l'inflazione dei servizi aumenterebbe temporaneamente a gennaio, in connessione con gli effetti base derivanti dai movimenti dei prezzi insolitamente deboli all'inizio di quest'anno, prima di iniziare a diminuire gradualmente in seguito. Il percorso a breve termine dell'inflazione CPI è leggermente inferiore a quanto previsto nel Rapporto di novembre, riflettendo in parte il recente calo dei prezzi dell'energia".
L'MPC "continuerà a monitorare da vicino le indicazioni delle persistenti pressioni inflazionistiche e della resilienza dell'economia nel suo insieme, comprese una serie di misure della tensione di fondo delle condizioni del mercato del lavoro, della crescita dei salari e dell'inflazione dei prezzi dei servizi - viene sottolineato - La
politica monetaria dovrà essere sufficientemente restrittiva per un periodo sufficientemente lungo da riportare l'inflazione al target del 2% in modo sostenibile nel medio termine, in linea con il mandato del Comitato".