(Teleborsa) - La
Corea del Sud ha ordinato ai civili delle isole di
Yeonpyeong e di
Baengnyeong di evacuare dopo che la
Corea del Nord ha sparato circa 200 proiettili di
artiglieria al largo della sua costa occidentale. Seul ha quindi reagito alle cannonate di Pyongyang e ha sparato a sua volta proiettili veri in direzione del confine conteso. Il Ministero della Difesa sudcoreano ha affermato che le raffiche di artiglieria nordcoreane vicino a due isole di confine sono un "
atto provocatorio che minaccia la pace nella penisola coreana" e ha esortato Pyongyang a "cessare immediatamente queste azioni".
In risposta ai colpi nordcoreani, le truppe di Seul "hanno compiuto un'
esercitazione con proiettili da guerra da cannoni semoventi K9", ha riferito l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.
La
tensione nella regione resta altissima. Il leader nordcoreano
Kim Jong-un ha ordinato alle autorità di aumentare la produzione di lanciamissili mobili, "data la grave situazione che richiede che il paese sia più fermamente preparato per una resa dei conti militare con il nemico", secondo quanto ha riferito KCNA. Sono state inoltre diffuse le immagini di Kim in visita a una fabbrica che produce camion lanciamissili.
Secondo gli esperti, Kim probabilmente aumenterà i
test sulle armi prima delle
elezioni presidenziali americane di novembre perché ritiene che un potenziamento delle capacità militari aumenterebbe le sue possibilità di strappare concessioni agli Stati Uniti qualora l’ex presidente
Donald Trump venisse rieletto.
Intanto proprio dalla
Casa Bianca arrivano le accuse alla Corea del Nord di aver fornito lanciamissili balistici alla
Russia per la sua guerra in
Ucraina. "Secondo le informazioni in nostro possesso la Corea del Nord ha recentemente fornito alla Russia sistemi di lancio di missili balistici e diversi missili balistici", ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti,
John Kirby, aggiungendo che le forze russe hanno lanciato verso l'Ucraina missili forniti da Pyongyang il 30 dicembre e il 2 gennaio. La notizia non è però stata confermata dall'Ucraina