(Teleborsa) - La banca centrale americana deve alzare ulteriormente i tassi di interesse per garantire un controllo "tempestivo" dell'inflazione. Lo ha detto il
funzionario della Federal Reserve, Michelle Bowman, mostrandosi "più aggressiva" rispetto agli altri suoi colleghi della banca centrale americana, nel voler contrastare l'aumento dei prezzi.
"L'inflazione è ancora troppo alta e mi aspetto che sarà probabilmente opportuno che il Comitato (Federal Open Market) aumenti ulteriormente i tassi e li mantenga a un livello restrittivo per un po' di tempo per riportare l'inflazione al nostro obiettivo del 2% in modo tempestivo", ha affermato Bowman nel suo discorso preparato per un evento degli Independent Community Bankers del Colorado.
"I progressi sull'inflazione saranno probabilmente lenti dato l'attuale livello di moderazione della politica monetaria" - ha aggiunto il funzionario Fed - sottolineando che nelle proiezioni dei policy maker pubblicate dalla Fed, questa settimana, l'inflazione rimane al di sopra dell'obiettivo del 2% "almeno fino alla fine del 2025".
Bowman ha fatto sapere di essere stata
favorevole alla decisione, presa nei giorni scorsi, dalla banca centrale di mantenere per ora il tasso di interesse nell'intervallo 5,25%-5,50% a causa di "dati contrastanti" che, insieme ai segnali di continua crescita economica "solida", includevano anche un certo calo dell'inflazione e prova del rallentamento della crescita occupazionale.
Ma il quadro non è chiaro - ha precisato - c'è il rischio che "i prezzi dell’energia possano aumentare ulteriormente e invertire alcuni dei progressi a cui abbiamo assistito".