(Teleborsa) -
DiaSorin, multinazionale italiana attiva nel campo della diagnostica e inclusa nel FTSE MIB, ha chiuso il
primo trimestre del 2023 con
ricavi pari a 290 milioni di euro, pari a -19% (-21% a tassi di cambio costanti). A parità di perimetro di consolidamento, la variazione è pari a -18% (-20% a tassi di cambio costanti) e, al netto del business COVID e molecolare respiratorio, registra una crescita del +3% a tassi di cambio costanti. L'area di business
COVID registra ricavi per 21 milioni di euro, in linea con le attese e pari a -78% a tassi di cambio correnti e costanti.
L'
EBITDA Adjusted è pari a 98 milioni di euro, -35% (-36% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sui ricavi pari al 34% a tassi di cambio correnti e costanti. L'u
tile netto Adjusted è pari a 59 milioni di euro, -39%; incidenza sui ricavi del 20% (27% nel 1° trimestre 2022).
L'
indebitamento finanziario netto consolidato è pari a -849 milioni (-907 milioni al 31 dicembre 2022). La variazione, pari a +58 milioni, è principalmente dovuta alla generazione di cassa operativa nel corso del 1° trimestre 2023 e ai proventi relativi alla cessione del business della Flow Cytometry. Il
free cash flow è pari a 28 milioni di euro al 31 marzo 2023 (116 milioni al 31 marzo 2022).
DiaSorin ha
confermato la guidance per l'esercizio 2023, come di seguito dettagliato: ricavi totali circa -14%; ricavi a parità di perimetro di consolidamento circa -11%, di cui (ricavi al netto del business COVID e molecolare respiratorio: +4% / +6%; ricavi business molecolare respiratorio circa -20%; ricavi COVID circa 60 milioni circa -75%); EBITDA Adjusted Margin a circa 34%.