(Teleborsa) - Il
patrimonio immobiliare dello Stato conta oggi 43mila immobili per un valore di
62,5 miliardi di euro. E' quanto confermato dall'
Agenzia del Demanio, che ha pubblicato oggi il primo Rapporto annuale, che illustra una visione innovativa di gestione degli edifici pubblici.
Il
Piano Strategico Industriale 2022-2026 prevede
investimenti per 2,1 miliardi da realizzare entro il 2026 e 3,4 miliardi per interventi da avviare entro la stessa data, riqualificando circa 5 milioni di metri quadrati.
L'aumento atteso del valore del patrimonio e dell'indotto sul territorio sono stimati rispettivamente in
2,2 miliardi e in 2,3 miliardi.
"Siamo impegnati a riqualificare gli immobili pubblici, rigenerando le aree sulle quali incidono, secondo i modelli più moderni e innovativi di progettazione, a offrire spazi più funzionali ed efficienti alla Pubblica Amministrazione e a restituire ai territori e ai cittadini immobili poco e male utilizzati, recuperando i beni dello Stato in disuso, tutelando il patrimonio storico-artistico", sottolinea il
Direttore Alessandra dal Verme.
L'Attività dell'Agenzia, infatti, si concretizza in interventi volti a
trasformare grandi complessi immobiliari in disuso in cittadelle e poli della
giustizia, uffici pubblici, residenze universitarie, scuole, centri di ricerca per restituire alla Pubblica Amministrazione, ai territori e ai cittadini edifici e aree riqualificate in un’ottica di rigenerazione urbana e sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Secondo i dati riferiti alle
convenzioni stipulate a oggi sono stati avviati complessivamente
529 interventi per 3,6 miliardi di euro, di cui 181 al
Nord per un valore di 1,2 miliardi di euro, 169 al
Centro per un valore di oltre un miliardo e 179 al
Sud per un valore di 1,3 miliardi.
L’accelerazione del processo di riqualificazione ha fatto registrare a giugno 2023 rispetto allo stesso mese del 2021 una
fortecrescita del numero degli interventi (+130), con un incremento dell’84% di valore degli investimenti, pari a
+1,9 miliardi di euro.
Sul fronte della
riduzione dei costi per lo Stato, nel 2022 rispetto all’anno precedente è stato ottenuto un
risparmio per locazioni passive e costi di funzionamento di circa
30 milioni di euro annui che, per effetto del piano di investimenti si prevede raggiungerà circa 126 milioni di euro nel quinquennio 2022-2026.