(Teleborsa) - Le
banche dell'Eurozona hanno deciso di
rimborsare anticipatamente solo circa 296 miliardi di euro dei rifinanziamenti a lungo termine
TLTRO III, un ammontare molto inferiore a quanto previsto dagli economisti (circa 500-600 miliardi di euro), dopo che la Banca centrale europea (BCE) ha inasprito le condizioni di finanziamento dei maxi-prestiti.
Il rimborso rappresenta
poco meno del 15% dell'importo totale in essere dei cosiddetti prestiti TLTRO, utilizzati durante la pandemia per mantenere il flusso di credito a famiglie e imprese. Grazie a questo strumento, le banche hanno potuto
ottenere fondi dalla BCE a un tasso favorevole, pari al -1%, ossia inferiore di 0,5 punti percentuali rispetto al tasso della BCE sui depositi presso la banca centrale. Le banche beneficiavano di questo tasso inferiore se continuavano a concedere credito a imprese e famiglie.
Lo scorso
27 ottobre il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di
modificare i termini e le condizioni applicati al TLTRO III "alla luce dell’aumento inatteso ed eccezionale dell’inflazione, lo strumento deve essere ricalibrato per assicurare che sia coerente con il più ampio processo di normalizzazione della politica monetaria e rafforzi la trasmissione degli incrementi dei tassi di riferimento alle condizioni di concessione del credito bancario".
In quella riunione il Consiglio direttivo ha deciso di modificare i tassi di interesse applicabili alle OMRLT-III a partire dal
23 novembre 2022 e di offrire alle banche ulteriori date per il rimborso anticipato volontario degli importi.
Le prossime finestre sono previste il
25 gennaio e il
22 febbraio 2023. Il termine per la comunicazione dei rimborsi per l'opzione novembre 2022 è di una settimana prima del regolamento sul rimborso anticipato. Il
termine normale è di due settimane. Il periodo più breve di novembre 2022 è stato implementato per concedere alle controparti più tempo per analizzare le conseguenze delle recenti modifiche a TLTRO III prima di prendere una decisione.