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Consulenza finanziaria motore per valorizzazione risparmio e crescita economica

lo studio di Teha, in collaborazione con Assoreti

Economia
Consulenza finanziaria motore per valorizzazione risparmio e crescita economica
(Teleborsa) - La consulenza finanziaria gioca un ruolo chiave nella valorizzazione dei patrimoni e dei risparmi degli italiani tanto più che le dinamiche socioeconomiche in Italia porteranno, nei prossimi anni, al più grande passaggio generazionale di ricchezza, che dovrà essere preservata e ottimizzata. In questo scenario, la consulenza finanziaria avrà sempre più un ruolo strategico. È quanto emerge dall’anteprima dello Studio “La consulenza finanziaria, motore per la valorizzazione del risparmio e la crescita economica dell’Italia”, realizzato da TEHA in collaborazione con Assoreti e presentato oggi in anteprima nell’ambito della 36° edizione del Forum “Lo Scenario dell’economia e della finanza” di TEHA, in una conferenza stampa in cui hanno preso parte Massimo Doris, Presidente di Assoreti, e Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Board Member di TEHA Group.

“In un contesto segnato dall’erosione del potere d’acquisto della liquidità inattiva, la consulenza finanziaria si conferma un elemento chiave per la tutela e la valorizzazione del risparmio delle famiglie italiane. Il settore, negli ultimi dodici anni, ha raccolto e favorito investimenti per 452 miliardi di Euro, contribuendo a rafforzare il mercato finanziario nazionale e a consolidare la fiducia dei risparmiatori. In Italia, le reti sono capaci di coinvolgere grandi quantità di risparmio ponendosi ai vertici europei, grazie a un modello che integra innovazione, digitalizzazione e formazione avanzata. In un’Europa orientata alla mobilitazione del capitale privato per sostenere la crescita, l’esperienza italiana dimostra come un sistema basato su competenza e affidabilità possa svolgere un ruolo di primo piano, creando valore nel lungo periodo e supportando la competitività del Paese” ha dichiarato Massimo Doris, Presidente di Assoreti.

“Le dinamiche demografiche italiane indicano una progressiva diminuzione e invecchiamento della popolazione nei prossimi 20 anni, con la diretta conseguenza di un passaggio generazionale di patrimoni di circa 3.000 miliardi di Euro”, ha commentato Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Board Member di TEHA Group. “Per il sistema-Paese è fondamentale che questa ricchezza non venga depauperata, ma che transiti in modo efficiente verso le nuove generazioni e venga valorizzata in un’ottica di lungo periodo. In tale contesto, la consulenza finanziaria avrà un ruolo strategico e sta già evolvendo per affrontare queste sfide”.

Negli ultimi 30 anni l’Italia si è progressivamente impoverita rispetto ai peer europei (Germania, Francia e Spagna): il PIL è cresciuto del +28%, contro una media UE del +70%, e i salari sono più bassi rispetto ai livelli di 20 anni fa. Tra le conseguenze della mancata crescita, si registrano l’aumento dei tassi di povertà (8,4% delle famiglie oggi sono in povertà assoluta[1]), la riduzione dei tassi di risparmio, il peggioramento della povertà abitativa e una previdenza pubblica che da sola non potrà sostenere le pensioni future e le esigenze di sicurezza dei cittadini.

In questo contesto e alla luce delle dinamiche socioeconomiche del Paese, il risparmio è un asset chiave del Paese ed è quanto mai necessario valorizzarlo per generare nuove risorse, investimenti e sostenere i bisogni di famiglie e imprese. Nell’ultimo decennio il valore dei risparmi delle famiglie e delle imprese italiane su conti correnti e depositi è aumentato significativamente, superando i 2.000 miliardi di Euro (di cui il 75% in mano alle famiglie). In questo scenario, la valorizzazione del risparmio è una leva chiave per stimolare consumi e investimenti e, di conseguenza, sostenere la crescita economica del Paese. Gli investimenti finanziari possono aumentare il patrimonio delle famiglie e proteggerne il potere d’acquisto, favorendo consumi e investimenti nell’economia reale. Inoltre, i mercati finanziari canalizzano il risparmio verso aziende e settori innovativi, promuovendo il rafforzamento del mercato dei capitali in Italia e favorendo l’accesso ai capitali per le imprese.

Quello che emerge è anche che è in atto un’evoluzione strutturale del settore verso un modello di team specializzati nella consulenza patrimoniale a 360°, che abbraccia l’intera sfera patrimoniale e personale del cliente, dalla pianificazione previdenziale alla gestione immobiliare. In sintesi, oggi il consulente è un vero e proprio punto di riferimento per tutti i progetti di vita del cliente.

Un cambio di paradigma che emerge chiaramente dalle dinamiche di settore già in atto: la quota di consulenti under-30 sul totale è quasi triplicata negli ultimi 5 anni, mentre i clienti under-45 rappresentano circa il 30% del totale (oltre 1,4 milioni) e continuano a crescere (+17,6% dal 2020). Anche la presenza femminile tra la clientela dei consulenti finanziari è in aumento. Inoltre, la consulenza finanziaria si conferma un servizio ampiamente diffuso e capillare sul territorio, a prescindere dalle fasce di patrimonio dei clienti: nonostante le reti gestiscano circa la metà delle masse del private banking nazionale (clienti con un patrimonio superiore a 500.000 Euro), quasi 3/4 dei clienti dispongono di un patrimonio inferiore ai 100.000 Euro.

(Foto: Adobe Stock (ex Fotolia.it))
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