(Teleborsa) -
"La Commissione europea lavorerà con il governo italiano per rendere il più possibile attuabili" i piani del PNRR. Lo ha detto il commissario europeo all'Economia,
Paolo Gentiloni, intervenuto al lancio di Pavia capitale della cultura d'impresa 2023. "Il suo successo è una esigenza europea, è un obiettivo comune far funzionare questo Piano: so benissimo i rischi e i ritardi, abbiamo tradizionalmente ritardi nell'assorbimento della spesa, ma so che questa deve essere la priorità", ha aggiunto Gentiloni spigando che "dobbiamo essere occupati più che preoccupati: se noi siamo convinti che l'antidoto principale al rischio di una crescita moderata o stagnante è costituito da quei fondi è chiaro che dobbiamo lavorare insieme per questo obiettivo.
Penso che il governo ne sia convinto". Per favorire la crescita "
certamente" non si deve "puntare" su un "incremento della spesa corrente e del debito, ma utilizzando al meglio lo strumento che abbiamo davanti", il Pnrr, "che stanzia fondi importanti". "
L'importanza del Pnrr non è solo per l'Italia - ha aggiunto - riguarda l'insieme dell'Ue. Abbiamo già erogato 151 miliardi che hanno contribuito che nel 2023 a far restare molto elevato in Europa il livello degli investimenti pubblici. Non abbiamo ripetuto l'errore degli anni Dieci in un contesto caratterizzato da una enorme necessità di investimenti", ha concluso.
"Dobbiamo modificare le nostre regole di bilancio, il Patto di stabilità e crescita: tra poche settimane presenterò le nostre proposte", ha proseguito l'eurocommissario. "Avere un contesto in cui la stabilità e la crescita stanno sullo stesso piano con regole che favoriscono gli investimenti è fondamentale", anche perché - ha concluso - "se non aumentano gli investimenti pubblici la sfida sarà difficile".
"In otto mesi siamo riusciti a diversificare e uscire dalla
dipendenza dal gas russo e i prezzi sono tornati ai livelli precedenti l'invasione" della Russia in Ucraina
. "Il calo dell'inflazione - ha concluso Gentiloni
- è anche il segno del calo dei prezzi energetici ai livelli precedenti l'invasione russa".