(Teleborsa) - Le compagnie aeree europee riunite in
Airlines for Europe hanno chiesto alla Commissione europea di intervenire contro il piano del
governo italiano per la limitazione delle
tariffe aeree su alcune rotte. La richiesta inviata a Bruxelles è di "chiarire con l'Italia che questo intervento ha un impatto sul mercato del trasporto aereo libero e deregolamentato in Europa", un invito rivolto alla Commissione in una
lettera che è stata anticipata ieri dal Financial Times.
Airlines for Europe è una associazione europea di compagnie aeree di cui fanno parte Lufthansa, Air France-Klm, Ryanair e EasyJet tra gli altri. "Siamo fortemente preoccupati che se questa legge venisse adottata, potrebbe costituire un precedente e portare a un effetto domino con conseguente adozione di regolamenti simili in altri Stati membri dell'UE", ha scritto l'amministratore delegato di A4E,
Ourania Georgoutsakou, nella lettera.
Secondo Georgoutsakou, infatti, limitare le tariffe su queste rotte "violerebbe" i
diritti delle
compagnie aeree "di competere ove possibile, fissare i prezzi e definire i servizi come meglio credono".
Con il
decreto omnibus Asset e investimenti il governo ha preparato innanzitutto una stretta sugli
algoritmi che determinano i costi delle tratte, cioè quel meccanismo in grado di intercettare l’interesse dei viaggiatori su un determinato volo comportando istantaneamente il rialzo delle
tariffe. La fissazione dinamica, in base al tempo della prenotazione, sarà vietata ad alcune condizioni: se è applicata su rotte nazionali di collegamento con le
isole e se avviene durante un
picco di domanda e conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo.
In questi casi è inoltre vietato fissare le tariffe in base alla
profilazione web degli utenti o sul dispositivo usato, se questo comporta un pregiudizio economico.
Il decreto del governo ha previsto inoltre un tetto alle
tariffe aeree praticabili in
continuità territoriale con oneri di
servizio pubblico. Il livello massimo tariffario sarebbe indicato nel bando di gara quale requisito oggettivo dell’offerta, dunque con tempi più spostati in avanti rispetto alla prima delle azioni decise dall’esecutivo per contrastare l’impennata dei costi per quel tipo particolare di viaggiatori