(Teleborsa) -
Manovra 2025 da 30 miliardi è legge, dopo il via libera definitivo, da parte del Senato nel corso del weekend. Una Legge di Bilancio che il Governo definisce "responsabile", ma che ha dato luogo ad una pioggia di polemiche, ultimo lo scontro fra il Presidente del Senato Ignazio La Russa ed il leader di Italia Viva Matteo renzi.
La Legge di Bilancio impegna circa
due terzi delle risorse per le misure di carattere fiscale: la riduzione delle
aliquote Irpef a tre (23% per i redditi fino a 28mila euro, 35% da 28mila a 50mila euro e 43% oltre i 50mila euro) e per rendere strutturale la
riduzione del cuneo fiscale per i redditi fino a 40 mila euro nei prossimi 5 anni.
Misure controbilanciate da un
giro di vite sulle detrazioni per i redditi più alti calcolati in base all'introduzione del meccanismo del quoziente familiare legato al numero di figli a carico. La
soglia della flat tax per i dipendenti aumenta da 30mila a 35mila euro.
Fra le agevolazioni fiscali a favore delle imprese, va segnalata anche
l'Ires premiale, finanziata con 400 milioni attingendo ad un ulteriore contributo delle banche: la misura garantisce uno sconto del 4% dell'aliquota (dal 24% al 20%) per le imprese che accantonano utili e creano occupazione a tempo indeterminato.
Il credito d'imposta per investimenti al Sud sale da 1,6 a 2,2 miliardi e viene introdotto anche un
sgravio dei contributi dei lavoratori del 25%, con l'obiettivo di mantenere i livelli di crescita occupazionale e contribuire alla riduzione dei divari territoriali.
I lavoratori che hanno presentato le dimissioni volontarie da un impiego a tempo indeterminato, nei 12 mesi precedenti, avranno
diritto alla Naspi in caso di licenziamento dal nuovo impiego, solo hanno raggiunto almeno 13 settimane di contribuzione.
Salta la super tassazione dei profitti derivanti dall'investimento in
criptovalute, che era stata portata al 42% dal CdM, torna al 26%, con l'impegno ad aumentarla al 33% dal 2026. La
webtax invece verrà
applicata solo alle grandi aziende con ricavi superiori a 750 milioni di euro e non anche alle PMI ed all'editoria online.
Vi sono poi una serie di
misure a favore delle famiglie, per incentivare la
natalità (contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1 gennaio 2025 per i nuclei con Isee non superiore a 40.000 euro) e per il
sostegno dei figli (congedo parentale a sostegno di maternità/paternità fino al sesto anno di vita del bambino sale dal 60% all'80%). Arriva anche un
fondo Dote Famiglia, finanziato con 30 milioni di euro nel 2025, a favore delle
attività extra scolastiche dei figli per famiglie con reddito Isee sino a 15.000 euro.
La Legge di Bilancio 2025 sancisce anche una completa
rimodulazione dei bonus casa, in particolare il
ridimensionamento del superbonus che dal 1° gennaio 2025 scenderà dal 70%
al 65%, solo con Cilas già presentata entro il 15 ottobre 2024,
e dell'Ecobonus, che scenderà
al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili.
Resiste il bonus elettrodomestici, con contributo non superiore a
100 euro per l'acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica (nuova classe B).
La
Sanità riceve un finanziamento complessivo di 136,5 miliardi di euro nel 2025, con un incremento dello 0,5% che salirà aòl'1% nel 2026, con l'obiettivo di ridurre le liste d’attesa. Circa 50 milioni di euro l’anno saranno destinati al finanziamento dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Previste anche risorse per
indennità e valorizzazione del personale.
Per il
Ponte sullo Stretto di Messina stanziati maggiori fondi per
1,4 miliardi l'anno fino al 2032, da aggiungere agli 11,6 miliardi complessivi stanziati dalla Legge di Bilancio 2024.
Arrivano
risorse anche per la prosecuzione della Metro C di Roma dalla stazione di Piazza Venezia fino alla Farnesina.