(Teleborsa) -
Chi sono e cosa vogliono gli utenti-tipo della nuova mobilità "as a service" che utilizzano i servizi di mobilità integrata, smart e sostenibile a seconda delle loro esigenze?
Infra Journal - web magazine del
Gruppo Mundys dedicato all’evoluzione del mondo delle infrastrutture e della mobilità – rivela che una
indagine realizzata da
Mobius Lab, laboratorio internazionale di ricerca specializzato sui trend della mobilità, nato dalla partnership tra
SDA Bocconi School of Management e Mundys, ha
delineato alcuni profili-tipo dell’utente che oggi si approccia alla nuova mobilità.
L’analisi parte da
sette tipologie di servizi MaaS (Mobility as a Service): leasing auto, noleggio e sharing; ride hailing e mobility on demand (es. Uber); micromobilità (monopattino, e-scooter); servizi di pianificazione itinerario (es. mappe Google); trasporto pubblico (metro, bus); urban air mobility (droni); multimodalità (sviluppi software). "Il loro utilizzo e i trend che hanno messo in evidenza, aiutano a capire i
cambiamenti in corso nella mobilità, dove stiamo andando, e
quali sono le barriere che ancora esistono al suo pieno sviluppo", racconta
Laura Colm, responsabile del Core Team di Mobius Lab.
La ricerca, che ha valore qualitativo e non statistico, ha
individuato quattro profili, in un viaggio intergenerazionale nella mobilità dai baby boomers alla Gen Z: i
Razionalisti più logici e pragmatici nel muoversi e nell’organizzare e concepire i loro viaggi, come spostamento "dal punto A al punto B"; gli
Autarkists che preferiscono viaggiare in solitaria; gli
Abitudinari estremamente legati alle loro routine quotidiane e i
Glider per i quali la mobilità è sinonimo di interconnessione. Una serie di utenti che andranno a plasmare la mobilità di domani ma che, se intercettati in modo corretto possono essere
traghettati verso nuove tendenze e modelli MaaS sempre più avanzati.