(Teleborsa) -
Cresce il debito pubblico italiano a gennaio 2025, facendo segnare un incremento di 14,8 miliardi rispetto al mese precedente e risultando pari complessivamente a
2.980,5 miliardi. Questo livello, pur risultando in aumento rispetto al mese di dicembre, si ocnferma però
al di sotto dei 3.000 miliardi superati nel mese di novembre. E' qanto emerge dagli ultimi dati pubblicati dalla
Banca d'Italia.
L'aumento - si sottolinea - riflette l'aumento delle
disponibilità liquide del Tesoro (+12,3 miliardi a 49,9 miliarid di euro) ed il
fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (+2,9 miliardi). In senso opposto ha operato l'effetto complessivo degli
scarti e premi all'emissione e al rimborso, della
rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei
tassi di cambio (per una variazione complessiva pari a -0,5 miliardi).
Più in dettaglio, il debito consolidato delle
Amministrazioni centrali è aumentato di 14,9 miliardi, mentre quello delle
Amministrazioni locali si è ridotto marginalmente, di 0,1 miliardi. Il debito degli
Enti di previdenza è pressoché invariato.
La vita media residua del debito risulta stabile a 7,9 anni.
"Per motivi tecnici, la pubblicazione di "Finanza pubblica: fabbisogno e debito" della Banca d'Italia, questo mese, "non riporta i dati delle entrate tributarie contabilizzate nel Bilancio dello Stato", in quanto, come anticiato dal MEF, "i dati di quel mese non sono ancora disponibili".