(Teleborsa) - In
Norvegia è stato scoperto un enorme deposito sotterraneo di
roccia fosfatica di alta qualità – ritenuto il più grande del mondo – in grado secondo le stime di
Norge Mining, la società che sfrutterà tali risorse, di soddisfare la
domanda mondiale di
fertilizzanti,
pannelli solari e
batterie per auto elettriche nei prossimi 50 anni. In particolare, il deposito norvegese dovrebbe contenere almeno 70 miliardi di tonnellate di minerale, di poco inferiore ai 71 miliardi di tonnellate di riserve mondiali stimate dall'US Geological Survey nel 2021.
Finora il più grande deposito di roccia fosfatica scoperto si trovava nella regione del
Sahara occidentale del
Marocco ed è di circa 50 miliardi di tonnellate. Altri depositi di dimensioni decisamente inferiori sono stati scoperti anche in
Cina (3,2 miliardi di tonnellate),
Egitto (2,8 miliardi di tonnellate) e
Algeria (2,2 miliardi di tonnellate), sempre secondo le stime dell'agenzia americana. "La scoperta è davvero una grande notizia, che contribuirebbe agli obiettivi della proposta della Commissione sul Critical Raw Material Act", ha dichiarato un portavoce dell'esecutivo UE a Euractiv.
La scoperta è rilevante perché la
roccia fosfatica viene utilizzata in agricoltura per la produzione di
fosforo per l'industria dei fertilizzanti. Ad oggi il 90% dell'estrazione di roccia fosfatica è utilizzata in questo settore per cui non esiste alcun sostituto. Il fosforo è però utilizzato anche nella produzione di pannelli solari e batterie al litio-ferro-fosfato (LFP) per auto elettriche, così come semiconduttori e chip per computer, anche se in quantità decisamente inferiori. Il deposito contiene anche
vanadio e
titanio, anch'essi classificati come materie prime critiche dall'UE.
La scoperta di Norge Mining risale al 2018 ma originariamente si stimava che il giacimento si estendesse solo per 300 metri sotto la superficie: in realtà la società ha poi scoperto che arriva fino a
4.500 metri di profondità. Da qui l'annuncio degli ultimi giorni. Terminata la fase esplorativa, la società mineraria norvegese è impegnata nella fase successiva, cioè quella della
produzione mineraria. A Euractiv il fondatore di Norge Mining,
Michael Wurmser, ha dichiarato che il governo norvegese si è già detto "molto favorevole" al progetto annunciando che entro dicembre approverà tutti i progetti di estrazione di materie prime critiche in Norvegia.
La Commissione europea ha però classificato il fosforo e la roccia fosfatica come
minerali "critici" ma non come "strategici", che sono soggetti a un benchmark di produzione interna del 40% e a regole di autorizzazione accelerata. Il
CRM Act al momento è comunque all'esame del Parlamento europeo e degli Stati membri dell'UE e la sua adozione finale dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno.
(Foto: Max van den Oetelaar on Unsplash)