(Teleborsa) - "
Abbiamo avuto molti incontri con investitori in questi giorni, guidati dall'amministratore delegato col nostro CFO sia a Londra che poi a Parigi e Milano per presentare un piano che è quello che abbiamo annunciato tre giorni a dietro molto promettente, assolutamente non irrealistico, anzi direi prudente nelle sue assumptions, sulla scorta di un 2024 che è stato per la nostra banca assolutamente straordinaria". Lo ha affermato
Massimo Tononi, presidente di
Banco BPM, a margine del 31° congresso degli operatori dei mercati finanziari, organizzato a Torino da Assiom Forex.
A una domanda se è stata incontrata anche
Credit Agricole, ha detto: "Non voglio commentare sui singoli investitori. È chiaro che
abbiamo un dialogo con Credit Agricole, come è normale che sia, visto che è una banca che non solo è nostro azionista, ma con noi ha molte attività in comune sia nel credito del consumo che nell'assicurazione. Quindi il dialogo è costante, il rapporto ha un origine molto lontana nel tempo, è consolidato e basato su stima e rispetto reciproco".
"Quello che sappiamo per certo è che
Credit Agricole è molto soddisfatto dell'investimento fatto - ha aggiunto - Credo che abbia investito in Banco BPM e circa 300 milioni e oggi valgono quattro volte di più, quindi è stato un investimento di successo. Ha anche manifestato l'intenzione di salire di quota, oltre al 10%, evidentemente quindi ha a motivi di soddisfazione da questo investimento. Quindi confidiamo che questo tipo di fiducia che si è creata negli anni possa indicare loro una strada che sia quella della permanenza nella banca indipendente anche in futuro, cosa che mi aspetto anche io possa realizzarsi".
A una domanda su cosa ci vorrebbe per sedersi a un tavolo con UniCredit, ha replicato: "Ci vorrebbe un'offerta innanzitutto, nel senso che ad oggi l'offerta di Unicredit non è tale. Io
la considero un'offerta molto anomala, perché era sconto fin dal primo giorno, è sempre rimasta tale, quindi non c'è granché su cui discutere in questo momento. Vedremo come loro si comporteranno delle settimane a venire. Sulla base di questo valuteremo se sia opportuno avere un dialogo più approfondito,
ad oggi non ci sono i presupposti".
"Tutte le delibere che abbiamo assunto da novembre in poi, ovvero dall'offerta di UniCredit in poi, sono state assunte all'unanimità con tutti i consiglieri che hanno condiviso pienamente la nostra linea, comprese le critiche che abbiamo legittimamente mosso all'offerta proprio perché io non la considero un'offerta - ha sottolineato - Di conseguenza era
più che legittimo criticarne i contenuti".