(Teleborsa) -
Portobello ha ricevuto notifica in data odierna di un
decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano avente ad oggetto
somme di denaro (saldi attivi) sui rapporti accesi
presso gli istituti di credito operanti con la Società. Il sequestro ha ad oggetto
somme complessive per oltre 9,7 milioni di euro.
Il predetto sequestro
trae origine da una verifica fiscale condotta dall’Agenzia delle Entrate di Milano relativa ai
periodi di imposta 2017-2020 conclusasi con un processo verbale di constatazione (PVC) di cui la società aveva già dato conto in occasione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 e rispetto al quale Portobello ha instaurato da diversi mesi con l'Agenzia delle Entrate una
procedura di accertamento con adesione.
La Società si è immediatamente attivata al fine di rappresentare prontamente alla Procura inquirente lo stato di avanzamento delle costanti e frequenti
interlocuzioni con l’Agenzia delle Entrate finalizzate alla definizione di tale procedura nel più breve tempo possibile. Portobello anticipa che
chiederà la revoca dello stesso provvedimento di sequestro "nella convinzione di aver sempre operato con la massima correttezza, prontezza e determinazione e avendo già provveduto in via prudenziale (a dimostrazione della propria volontà di
addivenire nel breve termine ad una condivisa soluzione definitoria con l'Agenzia delle Entrate) a depositare su
un apposito conto corrente vincolato un importo pari a circa 4 milioni, corrispondente – a giudizio dei consulenti della Società – ad una somma ritenuta congrua a copertura delle potenziali passività derivanti dalla definizione della procedura".
Allo stato sono in corso gli opportuni approfondimenti circa eventuali implicazioni derivanti dal provvedimento di sequestro sopra citato, in ogni caso la Società non ravvisa effetti rilevanti sulla propria operatività aziendale. Portobello fornirà tempestivi aggiornamenti sull'evoluzione e sugli esiti delle attività in corso.