(Teleborsa) -
Si ridimensionano le aspettative di inflazione dei consumatori europei. Secondo l'ultimo rapporto della
BCE, l'inflazione percepita negli ultimi 12 mesi è scesa all'8,9% ad aprile 2023 dal 9,9% di marzo. Le aspettative mediane di
inflazione dei prossimi 12 mesi sono quindi
scese al 4,1% dal 5% precedente e quelle per l'inflazione
nei prossimi tre anni sono scese
al 2,5% dal 2,9%.
È diminuita anche l'incertezza sulle aspettative di inflazione a 12 mesi, mentre le
aspettative su un orizzonte più lungo, pari a tre anni, sono rimaste ben
al di sotto del tasso percepito in passato.
Le percezioni e le aspettative di inflazione sono rimaste
allineate tra le classi di reddito, mentre gli intervistati
più giovani (di età compresa tra 18 e 34 anni) hanno riportato percezioni e aspettative di inflazione
inferiori e cali più marcati
rispetto agli intervistati più anziani (di età compresa tra 55 e 70 anni).
A proposito della dei
redditi, le aspettative sono per una
crescita più lenta pari all'1,1%, rispetto all'1,3% di marzo. La frenata si è concentrata nei primi quattro quintili della distribuzione del reddito. Le
percezioni di crescita della
spesa nominale negli ultimi 12 mesi precedenti sono rimaste pressoché stabili rispetto a marzo al 7% e quelle dei
prossimi 12 mesi sono tornate
vicine al valore di febbraio, scendendo al 3,8% ad aprile dal 4,1% di marzo.
Le aspettative di crescita economica per i prossimi 12 mesi sono state
meno negative ad aprile, attestandosi al
-0,8% rispetto al -1,0% di marzo. In linea con le aspettative di crescita, le
attese per il tasso di disoccupazione sui 12 mesi sono
scese all'11,2% ad aprile, dall'11,7% di marzo.
Per quanto riguarda infine il capitolo
casa e mutui, i consumatori attendono un
aumento del prezzo della loro casa
del 2,2% nei prossimi 12 mesi – il valore più basso registrato da due anni – rispetto al 2,7% di marzo.
Le aspettative per i tassi di interesse sui mutui a 12 mesi sono scese al 5% ad aprile.