(Teleborsa) -
Ferrari è stata
ammessa dall'Agenzia delle Entrate al regime di cooperative compliance o adempimento collaborativo (ex D. Lgs. 128/2015). Tale ammissione decorre dal 2022, anno di presentazione dell'istanza, ed è stata preceduta dall'adozione e validazione dai funzionari dell'Agenzia delle Entrate di un sistema di controllo interno del rischio fiscale, denominato Tax Control Framework (TCF).
L'adesione a tale regime comporta un
cambio di paradigma nella gestione dei rapporti con l'Amministrazione finanziaria. Il contribuente passa da un sistema basato su verifiche fiscali successive agli adempimenti tributari, avviate a distanza di anni dalla chiusura dell’esercizio fiscale di riferimento, ad un regime di controlli preventivi continuativi finalizzati a risolvere anticipatamente potenziali controversie fiscali.
"Il gruppo Ferrari riconosce
rilievo strategico al presidio del rischio fiscale, nella convinzione che il rispetto delle disposizioni tributarie costituisca, in coerenza con i propri principi di sostenibilità, un valore fondamentale nello svolgimento dell'attività imprenditoriale - ha commentato il
CFO Antonio Picca Piccon - Attraverso le imposte, Ferrari e la capogruppo Ferrari N.V. che ha residenza fiscale in Italia sono fiere di contribuire alle necessità del nostro Paese e delle comunità in cui opera".