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Consumi al palo: intenzioni d'acquisto ai minimi da 12 mesi

Economia
Consumi al palo: intenzioni d'acquisto ai minimi da 12 mesi
(Teleborsa) - Non è una primavera buona per i consumi a causa del crollo del potere d'acquisto e della difficoltà delle famiglie di far quadrare i conti in casa. E così si rinuncia a tante cose, tranne qualche piccola ristrutturazione domestica e qualche giro fuori porta. In positivo le attività tipiche della primavera (sport, e fai-da-te). Secondo l’Osservatorio Findomestic (Gruppo Bnp Paribas) di aprile, quello attuale non è un buon momento per fare acquisti per quasi 8 italiani su dieci (il 78%) ai minimi degli ultimi 12 mesi. L’inflazione resta la principale preoccupazione degli italiani (quasi 6 su 10), unita al calo del potere d’acquisto (al secondo posto tra le preoccupazioni più avvertite), così la propensione all’acquisto a 3 mesi frena (-7,8%) ai minimi dellì'ultimo anno.

"Far quadrare il bilancio familiare rappresenta oggi un problema per il 38% delle famiglie, un dato stabile rispetto al mese scorso anche se in lieve miglioramento rispetto a gennaio e dicembre", commenta Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic.

Acquisti rinviati a momenti migliori

Dall’Osservatorio emerge che il 9% degli italiani rinuncia a progettare acquisti importanti a causa di maggiori difficoltà economiche, mentre la maggioranza (il 68%) rimanda le spese a tempi migliori: il 30% dichiara di non avere risorse sufficienti, mentre la maggioranza viene influenzata dall’incertezza del momento. C’è anche un 23% del campione che dichiara di avere progetti e di realizzarli serenamente.

I prodotti che cambiano la vita

In base alle risposte degli intervistati vi sono poi dei prodotti introdotti negli ultimi anni che "hanno cambiato" la vita degli italiani, rappresentando una piccola o grande svolta per chi li ha acquistati, come l’asciugatrice, le auto di nuova generazione, i pannelli solari, ma soprattutto l’aspirapolvere elettrico e la friggitrice ad aria. Ci sono poi prodotti di ultima generazione che, secondo i rispondenti, non hanno migliorato la vitae che non soddisfano pienamente chi li acquista e quindi spesso i consumatori tendono a rinviarne l'acquisto.

Tecnologia sì, ma deve portare vantaggi

La tecnologia attrae gli italiani (il 60%) anche quella più spinta come l'intelligenza artificiale, i robot, i visori o la guida autonoma, ma quando si tratta di spendere di più per assicurarsi l'ultimo ritrovato della tecnologia quella maggioranza diventa una minoranza. E questo perché il 53% degli italiani spesso è deluso dall’acquisto di una tecnologia che si è rivelata inutile e quindi è contrario a investire di più.

I prodotti più desiderati e quelli meno

La propensione all’acquisto degli italiani a tre mesi è calata di più per prodotti per le ristrutturazioni - isolamento termico (-28,4%), infissi e serramenti (-24,2%), pompe di calore (-21,3%)- Fanno eccezione le caldaie a condensazione e biomassa (+11,1%).

Flessioni marcate anche nel settore della mobilità alternativa - le e-bike perdono il 15,8%, i monopattini il 6,1% - e per auto nuove (-13,9%) e usate (-8%). Peggio per i motoveicoli (-27%).


Tranne i tablet (+3,8%), gli altri segmenti della tecnologia sono tutti in negativo: telefonia (-12%), PC (-7,7%), TV (-5,6%) e fotocamere (-4,2%).

Trend negativo anche per i mobili (-6,5%) e gli elettrodomestici (grandi -1,2% e piccoli -4,2%).

Beneficiano dell’arrivo della primavera, invece, le ristrutturazioni domestiche (+2,9%), il fai-da-te (+3,6%), i viaggi (+5,5%) e soprattutto il segmento delle attrezzature e abbigliamento sportivi (+19,3%).
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