(Teleborsa) - Si è svolta ieri la terza riunione della Commissione di
allerta rapida per il
monitoraggio sui prodotti agricoli, con particolare riferimento alla filiera ortofrutticola. L’incontro, alla presenza del sottosegretario Massimo Bitonci e presieduto dal Garante per la Sorveglianza dei Prezzi,
Benedetto Mineo, ha approfondito le dinamiche dei prezzi alla luce dell’andamento degli stessi e delle possibili ripercussioni degli eventi climatici che hanno interessato alcune aree territoriali del nostro Paese.
Durante il
confronto tecnico è emerso come il rincaro dei
prodotti energetici dei mesi scorsi abbia avuto ripercussioni su tutta la
filiera ortofrutticola e che, a ciò, si sono aggiunti i recenti eventi climatici estremi che hanno impattato negativamente sulla produzione italiana. Tuttavia, la decelerazione del
tasso di inflazione, fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici, come confermato a maggio 2023 dall’ISTAT, potrebbe favorire già nelle prossime settimane una auspicata inversione di tendenza dei dati oggi monitorati.
Il
paniere dei
prodotti ortofrutticoli resta tuttavia molto ampio e ciò, come ricordato da
ISMEA e dalla
Borsa merci telematica italiana, consente alle famiglie di scegliere tra i diversi prodotti, a seconda della stagionalità, dell’origine, della disponibilità e del prezzo, a conferma che il sistema ha, nel suo complesso, una capacità di reazione agli eventi avversi, anche grazie anche alle scelte di acquisto dei consumatori.
In generale, come è emerso dall’analisi dei dati all’origine, si sta registrando un’accelerazione del
processo di maturazione della
frutta di stagione consentendo una maggiore disponibilità di prodotti. Quindi, nelle prossime settimane è lecito attendersi i primi segnali di un processo di normalizzazione dei prezzi, favorendo così una ripresa dei consumi.
Accogliendo l’invito formulato dalle associazioni presenti, il Garante è al lavoro per avviare un’analisi puntuale delle
dinamiche dei prezzi di filiera distinguendo la produzione nazionale da quella estera importata, andando a controllare la fase all’origine, ingrosso e consumo, nonché le ricadute delle diverse variabili di costo visto come prezzo sostenuto dal
settore agricolo (lavorazione, imballaggio, trasporto, ecc.), che concorrono alla formazione del prezzo finale di vendita, con l’obiettivo di evitare
colli di bottiglia e
speculazioni. In questo modo, la Commissione continuerà l’azione di monitoraggio della dinamica dei prezzi, a tutela dei consumatori.
Ai lavori hanno partecipato, oltre
componenti istituzionali, i rappresentanti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, dell’Agenzia delle entrate, delle associazioni della filiera agricola, dei coltivatori, dei mercati e dell’ortofrutta, delle imprese, delle cooperative e la distribuzione, al fine di valutare in modo completo tutti i meccanismi di formazione del prezzo dei prodotti agricoli e dell’ortofrutta e poter così meglio definire le aspettative dei prossimi mesi anche in base ai segnali emersi nei mercati all’origine.