(Teleborsa) -
Google ha accettato di pagare un
risarcimento record di 391,5 milioni di dollari (pari a circa 375 milioni di euro)
a 40 Stati americani che l'avevano accusata di aver
ingannato gli utenti convinti di aver disabilitato le
funzioni collegate al Gps.
La big di Internet, secondo quanto riferito dal New York Times, sarebbe stata
accusata di aver localizzato dispositivi mobili e, quindi, fornito informazioni sulla posizione e pubblicità indirizzata anche agli
utenti che avevano disattivato il rilevamento della posizione nelle proprie impostazioni dell'account.
Di qui la denuncia portata avanti da 40 Procuratori generali dello Stato, con i quali il motore di ricerca ha siglato un accordo transattivo, che
chiude la più grande causa in tema di privacy in USA.
IN base all'accordo,
Google si è anche impegnata a rendere più chiare le procedure sul tracciamento della posizione a partire dal 2023.