(Teleborsa) - Ci vorrà ancora un po' di tempo per conoscere il
futuro della rete unica, dopo che il fondo infrastrutturale americano
KKR, già azionista in Fibercop, con una
mossa solitaria a sorpresa, ha presentato a
TIM un'
offerta non vincolante per la rete fissa, inclusa Fibercop e Sparkle, ma il
CdA riunitosi pe esaminarla ha deciso di
aggiornarsi al prossimo 24 febbraio.
"TIM rimane aperta a
valutare ogni eventuale alternativa che dovesse nel frattempo concretizzarsi, e continuerà nel dialogo con i propri stakeholders", sottolinea una breve nota al termine del CdA.
L'offerta non vincolante - aveva spiegato ieri il Gruppo in una nota - "è riferita a una
quota partecipativa da definire, fermo restando che dall'acquisto scaturirebbe la
perdita dell'integrazione verticale rispetto a TIM". Tradotto: KKR non ha definito la quota partecipativa in TIM ma questa dovrà essere di maggioranza.
Nel frattempo, il
MIMIT ha già confermato che il governo "
segue con attenzione l'offerta presentata dal fondo Kkr" e "reputa
centrali la salvaguardia dei
livelli occupazionali e la
sicurezza di una infrastruttura strategica quale la rete nazionale di telecomunicazioni". Occorrerà poi capire quali saranno le valutazioni del CdA e le
decisioni dei due azionisti
CDP e Vivendi.
Frattanto,
TIM ha vissuto in Borsa una giornata a dir poco eccezionale, portando a casa un
guadagno di oltre il 9% a 0,29 euro, per effetto delle speculazioni che normalmente seguono la presentazione di un'offerta e prima che si conosca il prezzo della stessa.
Indiscrezioni di stampa valorizzano l'offerta fra i 16 ed i 21 miliardi di euro, esclusa la dorsale della rete (Backbone) ed a seconda che si consideri la quota detenuta da KKR in Fibercop (rete secondaria), che spingerebbe verso il basso l'offerta, e la partecipazione in Sparkle (cavi sottomarini), che porterebbe l'investimento sulla parte alta della forchetta. Ma c'è da considerare che il socio francese Vivendi aveva già definito "irricevibile" l'ipotesi di un'offerta da 20 miliardi.