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Salario minimo, confronto di domani "in salita": opposizioni insorgono

Dopo le parole pronunciate da Giorgia Meloni nell'appuntamento social di ieri critiche dai leader dei partiti di minoranza

Economia, Politica
Salario minimo, confronto di domani "in salita": opposizioni insorgono
(Teleborsa) - "Perché non ho accolto la proposta sul salario minimo così come viene presentata? Perché se io stabilissi per legge una cifra minima oraria di retribuzione per tutti, che inevitabilmente si collocherebbe nel mezzo. E allora il salario minimo potrebbe rischiare di essere più basso del minimo contrattuale previsto e rischierebbe di diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo peggiorando molto di più i salari rispetto a chi li migliora. Apriremo il confronto con le opposizioni e capiremo se c'è il margine di presentare insieme una proposta seria contro i salari bassi che possa fornire i parametri salariali per i lavoratori non coperti dalla contrattazione collettiva, che possa aumentare i controlli per contrastare il lavoro irregolare, i falsi contratti part time e altri reati del genere, e speriamo che su questo si possa arrivare a una risposta seria condivisa e che migliori complessivamente le condizioni dei lavoratori italiani e non migliori quelle di alcuni, peggiorando quelle di altri". In vista del confronto sul salario minimo con i partiti di minoranza in programma domani a Palazzo Chigi, le parole pronunciate dalla premier Giorgia Meloni nel collegamento social "Gli appunti di Giorgia" hanno innescato la rivolta delle opposizioni.

All'incontro saranno presenti Elly Schlein, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi mentre sarà assente Matteo Renzi dal momento che Italia viva è l'unico partito di minoranza che non ha sottoscritto la proposta unitaria su una paga minima oraria di 9 euro lordi.

"Andremo all'incontro sperando non sia uno specchietto per le allodole, una sceneggiata agostana sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori. Il governo ha avuto davanti per mesi la nostra proposta e su questa ci aspettiamo risposte" ha detto la segretaria del Pd.

"Meloni ribadisce di essere contraria al salario minimo legale, utilizzando argomentazioni infondate e risibili per giustificare questa sua pervicacia. Su tutte, quella in base a cui con il salario minimo si abbasserebbero gli stipendi. Una fake news in piena regola, che dimostra come Meloni non abbia letto neppure una riga della nostra proposta – commenta su Facebook il leader dei 5 stelle –. Si comprende come l'incontro di venerdì a Chigi si preannunci in salita. Il governo non sembra volersi smuovere dai suoi pregiudizi. Vorrà dire che proverò a spiegare come stanno le cose con dei grafici".

"Il video di Giorgia Meloni sembra una provocazione. Continuare a sostenere che il salario minimo porterà verso il basso anche gli altri contratti di lavoro significa dire il falso o dimostra che anche la presidente del Consiglio, come molti prima di lei, non ha letto la nostra proposta che invece sostiene e rafforza la contrattazione collettiva – affermano i deputati di Alleanza Verdi Sinistra –. Se la presidente Meloni ha convocato in pompa magna le opposizioni per ribadire il suo no alla legge sul salario minimo allora la domanda sorge spontanea. Cosa ci ha convocato a fare?. Il lavoro povero – proseguono Bonelli e Fratoianni – è una piaga che affligge oltre tre milioni di lavoratrici e lavoratori in un Paese che, unico in Europa, ha visto i salari scendere negli ultimi 30 anni. Ricordiamo alla Meloni e ai suoi consiglieri che in Europa l'Italia è tra i pochissimi Paesi a non prevedere un limite minimo di retribuzione, presente invece in 21 paesi su 27. Peraltro come dimostrano tutti i dati, dove esiste il salario minimo ciò che è successo è esattamente l'opposto. Il Salario minimo spinge ad una crescita generalizzata dei salari. Se lo scopo della convocazione è solo quello di organizzare una passerella del governo in difficoltà su questo tema, ce lo facciano sapere. Perché di perdere tempo non ha voglia nessuno. E il Parlamento è la sede in cui confrontarsi e decidere".

"Dopo le parole di Giorgia Meloni, che sul salario minimo ha ribadito con rigidità le sue posizioni, mi chiedo che senso abbia l'incontro di venerdì con le opposizioni a Palazzo Chigi. Se c'è la volontà di aprire alla nostra proposta bene, altrimenti non regaleremo a questo governo una passerella per poter dire 'guarda quanto siamo bravi'. Se c'è una reale volontà di dialogo, ben venga l'incontro di venerdì. Altrimenti se dovesse esserci solo un muro contro muro, meglio rivedersi in Parlamento e vedere chi vuole il salario minimo e chi no" ha scritto su Twitter il segretario di Più Europa.

"I 9 euro funzionano e sono stabiliti solo per i contratti che sono sotto i 9 euro l'ora, se c'è un contratto di 11 euro l'ora non è che scende. Ce l'hanno tutti i grandi altri Paesi, non è un esperimento italiano che nessuno conosce, ma ce l'hanno Francia, Germania, che l'hanno aumentato per il problema dell'inflazione. Su questo punto Giorgia, se parli con qualcuno che lavora nelle imprese te lo dice – ha detto il leader di Azione –. Anni fa la situazione era diversa perché il salario minimo lo proponeva la Meloni. Meloni e Salvini l'hanno proposto. Io ho fatto una fatica terrificante nel cercare di mettere insieme opposizione e governo a un tavolo, l'opposizione non ha i numeri per approvare il salario minimo e deve discutere con la maggioranza, se ognuno inizia ad alzare le bandierine si esce con un nulla di fatto".


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