(Teleborsa) - Arriva finalmente il
rinnovo del contratto per i dipendenti della PA, con il sospirato aumento stipendiale, dal momento che le retribuzioni erano congelate da molto tempo. Il contratto è stato firmato dall'
Aran, l'Agenzia che rappresenta la PA cone datore di lavoro, ed dai
sindacati di categoria.
Il titolare della PA
Renato Brunetta ha parlato di
"una boccata d'ossigeno" per i lavoratori del pubblico impiego in un momento caratterizzato da un generalizzato aumento dei prezzi.
Ad essere coinvolti tutti i dipendenti pubblici assunti presso Ministeri, agenzie fiscali ei enti non economici come Inps ed Inail. In totale sono coinvolti
225 mila statali.
Il nuovo contratto prevede innanzitutto un
aumento stipendiale di 105 euro medi per 13 mesi, cui si aggiunge un
beneficio di 20 euro medi mensili derivante dalle risorse aggiuntive stanziate nella legge di Bilancio 2022. L'aumento stipendiale sarà invece di
117 euro lordi per la fascia degli
assistenti amministrativi. E' previsto anche il recupero degli
arretrati per il triennio 2019-2021, pari a circa
1.800 euro, che potrebbero arrivare con la busta paga di giugno se non prima.
Io contratto introduce anche una serie di novità, quali la
formazione e lo
sblocco delle carriere, ed introduce una quarta area, quella delle "elevate professionalità" in cui saranno inquadrati i dipendenti altamente qualificati, da affiancare alle tre aree consuete: operatori, assistenti, funzionari. Il contratto disciplina anche il
lavoro agile e privilegia l'accordo individuale che disciplina questa modalità.