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Trump annuncia dazi sui beni importati da Cina, Messico e Canada

Sarà uno degli "ordini esecutivi" che firmerà il 20 gennaio 2025

Economia
Trump annuncia dazi sui beni importati da Cina, Messico e Canada
(Teleborsa) - Il presidente eletto Donald Trump ha annunciato, con un post sulla sua piattaforma Truth Social, la volontà di imporre nuovi dazi sulla Cina, Messico e Canada. Sarà uno dei primi "ordini esecutivi" - ha anticipato - che firmerà il 20 gennaio 2025, quando entrerà formalmente in carica. Secondo i dati del commercio estero USA di settembre, il Messico è il principale partner commerciale degli Stati Uniti, seguito da Canada e Cina.

Il futuro inquilino della Casa Bianca prevede di aumentare i dazi di un ulteriore 10% su tutti i beni cinesi che entrano negli Stati Uniti e di imporre dazi del 25% sui prodotti importati da Messico e Canada. Una mossa del genere porrebbe fine ad un accordo regionale di libero scambio con i due Stati.

Nel motivare l'imposizione dei dazi, Trump ha fatto cenno all’immigrazione illegale ed al traffico illecito di droga proveniente appunto dalla Cina e dal Messico.

"Ho avuto molti colloqui con la Cina sulle massicce quantità di farmaci, in particolare il Fentanil, inviati negli Stati Uniti, ma senza alcun risultato", ha detto Trump a proposito dell'oppioide sintetico importato dalla Cina come farmaco, che crea forti dipendenze e migliaia di morti per overdose ogni anno negli Stati Uniti.

"La droga si sta riversando nel nostro Paese, soprattutto attraverso il Messico, a livelli mai visti prima", ha detto Trump, lamentando una scarsa attenzione da parte di Pechino, dopo che Cina e Stati Uniti avevano concordato di cooperare su questo punto.

Trump aveva minacciato di imporre dazi fino al 60% sui beni cinesi durante la campagna elettorale. Una tariffa del 10% sarebbe anche inferiore al 20-30% scontato dai mercati e ci si attende che la Cina compenserà l'impatto di tariffe limitate alzando i tassi, aumentando lo stimolo fiscale e deprezzando moderatamente la sua valuta.

L'annuncio del Presidente eletto ha avuto immediati impatti sui mercati, colpendo le borse asiatiche che chiudono in rosso (Tokyo -0,87%, Shanghai -0,20% e Hong Kong -0,10%) e facendo volare il biglietto verde contro il peso messicano, rispetto al quale guadagna l'1%, ed il dollaro canadese, sul quale si apprezza del'1,4%. Il biglietto verde sale anche verso lo yuan cinese dello 0,2% circa.



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