(Teleborsa) - Giornata no per
Banca MPS, che perde appeal e segna un calo del 2,21% in Borsa. Il
MEF ha mostrato di non avere fretta a cedere l'Istituto senese. "Risolveremo tranquilli, ma senza farci dettare i tempi da nessuno e tantomeno dalla fretta, ha precisato il ministro dell'Economia
Giancarlo Giorgetti da Cernobbio.
Anche il sottosegretario all'Economia
Federico Freni, presente al Forum Ambrosetti, ha confermato che
"la fretta non è una buona consigliera. Soprattutto in queste vicende", rettificando le aspettative di una imminente cessione della banca toscana, alimentate da alcune affermazioni precedenti del vicepremier Antonio Tajani in merito a possibili cessioni di asset. "Nel momento in cui il governo riterrà maturi i tempi per la cessione di MPS - ha sottolineato - certamente comincerà a valutare il processo di cessione. La maturazione di questi tempi non dipende solo dalla volontà del governo, ma da fattori esogeni come l'andamento della Borsa, dei mercati, del titolo MPS e del sistema bancario".
Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all'indice
FTSE MIB, evidenzia un rallentamento del trend dell'
istituto di Rocca Salimbeni rispetto al
principale indice della Borsa di Milano, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.
Il quadro tecnico di
Monte Paschi suggerisce un'estensione della linea ribassista verso il pavimento a 2,433 Euro con tetto rappresentato dall'area 2,55. Le previsioni sono per un prolungamento della fase negativa al test di nuovi minimi individuati a quota 2,388.