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Scuola, prosegue la trattativa sul CCNI MOF

Nuovo incontro a fine agosto per definire le risorse destinate alle scuole. Anief chiede aumenti significativi

Economia, Scuola
Scuola, prosegue la trattativa sul CCNI MOF
(Teleborsa) - L’amministrazione rappresentata dal capo dipartimento Jacopo Greco, dal direttore generale Antonella Tozza e dalla dott.ssa Francesca Busceti ha sottolineato in premessa la volontà di concludere la trattativa quanto prima per poter comunicare alle scuole le risorse relative al FMOF entro fine settembre e ha illustrato in sintesi le richieste di modifica pervenute dai sindacati soprattutto sugli aspetti economici. È quanto emerge da Anief.

Nel merito, la delegazione Anief, guidata dal presidente nazionale Marcello Pacifico, composta dai segretari generali Daniela Rosano, Stefano Cavallini e dal capo dipartimento Condir-Anief Alberico Sorrentino ha richiesto un aumento significativo delle quote del FIS rispetto all’aumento del 10% delle quote orarie previste nel CCNL 2019/21 e delle risorse da destinare all’aumento della parte variabile dell’indennità DSGA, ferma da 17 anni, al netto dei nuovi aumenti previsti dalla legge 106/2024, dai risparmi del dimensionamento ancora da quantificare.

Per quanto riguarda l’aumento dell’indennità direzione dei DSGA a fronte della proposta dell’Amministrazione di un aumento del 10% coperto d 3,5 milioni di finanziamento, Anief ha chiesto di raggiungere la quota di almeno 12 milioni di euro per dare compiuta valorizzazione nell’immediato alla nuova figura professione dell’EQ. A tal proposito, Anief ha rappresentato al tavolo la problematica che sta emergendo in alcune Regioni colpite dal dimensionamento, Sicilia e Campania in primis. Si è riscontrato un esubero di unità di personale DSGA che potrebbe non beneficiare dell’indennità di direzione in assenza di una specifica previsione ed un accantonamento di risorse destinate a questa evenienza. Anief ha fatto presente che per quanto riguarda gli AT del primo ciclo non è necessario prevedere dei criteri atteso che il tavolo ha dato parere favorevole a dare il massimo su quanto previsto dal CCNL, ovvero 800 euro lordi cadauno e ribadendo che come sindacato è pienamente d’accordo sullo stanziamento di 800.000 euro per i mille AT coinvolti.

Per quanto riguardo la formazione docenti Anief si è dichiarata contraria alla costituzione di un fondo dedicato di soli 20 milioni di euro che non servirebbe a pagare la quota oraria di 19,25 euro prevista dal contratto come attività aggiuntiva per il personale docente rispetto alle eventuali quote forfettarie decise in contrattazione integrativa. La formazione è un diritto e va retribuita e non certamente elemosinata. Su questo punto, sono già pronte le iniziative legali per far riconoscere quanto dovuto nell’ultimo quinquennio al personale docente nel rispetto di una precisa sentenza della corte di giustizia europea. Sui 30 milioni proposti nel MOF definiti dalla legge 205/2017 (comma 593 e 593-bis) per la continuità didattica, già bloccati nel decreto Bianchi mai pubblicato, Anief ha ribadito la necessità di un intervento parlamentare per finalizzare queste risorse, debitamente aumentate, per erogare una indennità di sede per tutti i lavoratori che risiedono lontano dalle scuole.

"È giusto – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – fare un ulteriore passo avanti per valorizzare il personale ATA con incarichi specifici e gli EQ dopo che nell’ultimo contratto siamo riusciti a portare ad aumenti di 60 euro mensili dell’indennità fissa di direzione, a fronte di uno stallo durato un trentennio. Bisogna inoltre convincere il Governo che la formazione va finanziata e non contrattata al ribasso e che il vero stimolo per garantire la continuità didattica passa dal ristoro delle spese vive di chi lavora fuori sede. Inoltre, dobbiamo tutelare quei docenti che prestano servizio in zone caratterizzate da forte spopolamento o disagiate sotto altri aspetti socio-economici, così come sarebbe giusto prevedere, anche se per ora la norma non lo consente, il riconoscimento l’indennità di disagio anche al personale ATA".
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