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Ponte sullo Stretto, i principali ostacoli ora sono giudiziari: l'obiettivo resta il via ai cantieri entro fine anno

Economia
Ponte sullo Stretto, i principali ostacoli ora sono giudiziari: l'obiettivo resta il via ai cantieri entro fine anno
(Teleborsa) - Dal punto di vista amministrativo per il via ai cantieri per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina mancano il progetto definitivo con il piano economico-finanziario – in fase di preparazione – e la successiva approvazione da parte del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile presieduto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che, secondo quanto anticipato qualche giorno fa dal vicepremier Matteo Salvini, dovrebbe arrivare "tra gennaio e febbraio". L'obiettivo è quindi di aprire i cantieri entro la fine dell'anno.

L'ultima manovra ha garantito la copertura finanziaria necessaria aggiungendo il miliardo e mezzo mancante nel Def 2024 (dove la spesa a progetto ultimato era già stimata a 13,5 miliardi), mentre la Commissione di Valutazione di impatto ambientale ha dato l'ok e la Conferenza dei Servizi si è conclusa all'antivigilia di Natale.

Gli ostacoli principali sono rappresentati dai casi giudiziari aperti legati all'opera. Due sono i contenziosi che vedono contrapposti il consorzio Eurolink e la Parson Transportation alla società Stretto di Messina - il primo con udienza in Corte d'Appello a giugno, il secondo il 20 gennaio prossimo - e che potrebbero rallentare l'avvio dei lavori.

Un'altra è la class action di 104 cittadini contro la Stretto di Messina, che chiedono di accertare "la responsabilità della società e il danno ingiusto causato per la violazione del dovere di diligenza, correttezza e buona fede proseguendo nell'attività per la realizzazione del ponte sullo Stretto, nonostante l'opera non abbia alcun reale interesse strategico e non è fattibile sotto i profili ambientali, strutturali ed economici".

Infine, ci sono due ricorsi al Tar del Lazio. Il primo è stato presentato da Legambiente, Lipu e Wwf Italia, l'altro dai comuni di Reggio Calabria e Villa San Giovanni.
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