Facebook Pixel
Milano 17:35
33.981 +0,12%
Nasdaq 21:37
21.108 +1,57%
Dow Jones 21:37
43.773 +0,10%
Londra 17:35
8.141 -0,32%
Francoforte 17:35
19.363 +1,70%

PNRR, Gentiloni: non è una tegola burocratica da gestire, ma sfida molto importante per l'UE

Economia
PNRR, Gentiloni: non è una tegola burocratica da gestire, ma sfida molto importante per l'UE
(Teleborsa) - Il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni, ha sottolineato che il PNRR "non è una tegola burocratica che ci è capitata addosso e che dobbiamo gestire in qualche modo". Intervenendo all'assemblea dell'Anci a Genova Gentiloni ha affermato la necessità di avere "una storia positiva sul Next GenerationEu". "Penso che questa possa venire dai sindaci", ha aggiunto, perchè la Commissione europea "apprezza molto in vostro lavoro" ha dichiarato rivolgendosi ai primi cittadini italiani.

"Ci sono paesi dove si fanno dei roadshow sul PNRR, mi piacerebbe vedere un roadshow in Italia", ha aggiunto. "Bisogna lavorare, insieme: governo, comuni, parti sociali, tutti gli attori del nostro sistema" ha dichiarato Gentiloni. "Se è vero che questa è una straordinaria occasione, che con un po' di prudenza il presidente Mattarella ha accostato al piano Marshall, io penso che dobbiamo essere consapevoli che la sfida che abbiamo davanti è molto importante anche per il progetto europeo". "Il futuro di questa dimensione europea dipende moltissimo dal fatto che questa operazione straordinaria non si trasformi in una chimera e in un fuoco di paglia", ha affermato.

"Vi assicuro che le difficoltà sono europee – ha proseguito il Commissario Ue –. Quasi tutti i Paesi hanno chiesto alla Commissione di rivedere i loro piani, perché c'è l'inflazione, la crisi energetica. Questa è prima priorità nazionale e il governo lo sa perfettamente. Sono stati approvati finora i piani rivisti di 9 Paesi, stiamo discutendo quelli di altri 16, tra cui quello italiano. C'è un problema di cui tenere conto: questa discussione ha un termine. La revisione dei piani è possibile soltanto entro la fine del 2023".

"Noi, la Commissione, lavoriamo per fare il possibile per venire incontro alle richieste di modifica dei vari Paesi. Il piano può essere rimodulato ma la sua ambizione non deve essere ridimensionata", ha spiegato Gentiloni. La sfida è dunque "come correggere senza che il piano che ne risulta sia meno ambizioso sul piano degli investimenti. Quindi ridefinire i piani ma non diminuire l'ambizione".
Condividi
```