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CdM, ok definitivo a primi tre Testi unici fisco

Cosa ha detto il Viceministro Leo

Economia
CdM, ok definitivo a primi tre Testi unici fisco
(Teleborsa) - "Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva i primi tre testi unici: giustizia tributaria, tributi erariali minori e sanzioni tributarie amministrative e penali". Lo ha annunciato il viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo.

"Questi provvedimenti rappresentano un tassello fondamentale verso una maggiore chiarezza del sistema fiscale italiano, rendendo più agevole la comprensione e l'adempimento delle norme per cittadini e imprese. Ogni testo unico che approviamo, infatti, riduce la frammentazione normativa e semplifica la vita dei contribuenti".

Approvata "la direttiva (Ue) 2020/285 riguardante il regime agevolativo di esonero dall’Iva per le piccole imprese (in Italia, il regime forfetario) che fissa, in via definitiva, la soglia massima di volume d’affari a 85.000 euro per tutti i Paesi europei", ha riferito il Viceministro.

"La medesima direttiva, inoltre, definisce un regime transfrontaliero che permette alle piccole imprese di non applicare l’Iva fino a un volume d’affari di 100.000 euro purché vi siano operazioni all’interno dell'Ue. Con queste misure – prosegue Leo -, non solo miglioriamo la competitività delle nostre piccole imprese, ma le rendiamo anche più capaci di operare in un contesto europeo, garantendo loro nuove opportunità di crescita".

Via libera preliminare del Consiglio dei ministri a un decreto legislativo per adeguare le norme nazionali antiriciclaggio alle disposizioni europee. In particolare, spiega Palazzo Chigi in una nota, "su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e del Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2023/1113, riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e determinate cripto-attività e che modifica la direttiva (UE) 2015/849, e per l'attuazione della direttiva (UE) 2015/849, relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, come modificata dall'articolo 38 del medesimo regolamento (UE) 2023/1113".

Al fine di adeguare l'ordinamento nazionale alle disposizioni del Travel Rule Crypto (TFR), prosegue la nota, il decreto modifica il decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, (cosiddetto decreto antiriciclaggio), e apporta modifiche di mero coordinamento al decreto-legge 28 giugno 1990, n. 167, in materia di rilevazione a fini fiscali di taluni trasferimenti da e per l'estero di denaro, titoli e valori.
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