(Teleborsa) - Il 19 gennaio 2024 va in scena al
Teatro Palladium dell’Università Roma Tre
"Il posto giusto. Francesco e il suo mondo: come trasformare una morte in vita": una serata evento dedicata alla sicurezza stradale in memoria di
Francesco Valdiserri, 18enne ucciso da un’auto, nel 2022, proprio nella notte fra il 19 e il 20 ottobre.
La serata dedicata a Francesco è un evento particolare, che va al di là della semplice sensibilizzazione su un tema delicato come quello della sicurezza stradale e della necessità di spiegare ai giovani quanto può essere devastante, per la propria vita e quella altrui, mettersi alla guida ubriachi: i genitori di Francesco,
Paola Di Caro e Luca Valdiserri hanno voluto dare a questa manifestazione un senso diverso, ribaltando il tavolo e mettendosi nei panni dei ragazzi a cui questo messaggio deve arrivare.
Lo stesso il titolo della serata - che riprende quello del docufilm di Stefano Cormino che verrà proiettato prima della mise en espace di
"Ragazzi, amate la vita! Storia di Fra e Lore" di Stefano Guarnieri e Luca Valdiserri con la regia di Caterina Rugghia e il
concerto della Dienach Magic Orchestra - non è casuale.
Francesco Valdiserri, infatti,
non era al posto sbagliato al momento sbagliato, come vorrebbe la retorica, ma si trovava esattamente al posto giusto, il suo posto giusto, quello di un ragazzo di 18 anni che stava andando a prendere l’autobus per tornare a casa. Al posto sbagliato era l’altra persona, chi l’ha investito. Un posto che in un mondo ideale dovrebbe rimanere vacante sempre, a tempo indeterminato.
Luca Valdiserri, papà di Francesco, racconta così l’inizio di tutto: "La spinta iniziale non è venuta da noi. Francesco è stato ucciso fra il 19 e il 20 ottobre 2022, il 1 novembre avrebbe compiuto 19 anni. Gli
Origami Smiles, la band di cui Francesco era il cantante, insieme ad altre band ci hanno chiesto se potevano ricordarlo proprio quel giorno con un evento al centro sociale
La Strada di Garbatella, dove anche Francesco aveva suonato. In seguito La Polisportiva Castello, che ha il campo da calcio a 20 metri dal luogo dell'incidente, ci ha detto che avrebbe avuto piacere di intitolare il campo a Francesco. Sono nate così una serie di iniziative, tante dagli amici di Francesco, che abbiamo iniziato a seguire e che non pensavamo neanche ci portassero così avanti".
"Lo spettacolo al teatro Palladium nasce per dare la possibilità di esibirsi agli amici di Francesco e per mettere insieme tante belle iniziative nate tutte con lo stesso obiettivo: offrire ai ragazzi in quella fascia d'età un'alternativa allo sballo, un modo per valorizzare le loro vite. Vogliamo che lo spettacolo sia un inno alla vita e non solo", aggiunge
Paola Di Caro.
A sposare l’iniziativa è stata
l’Università Roma Tre con la
Fondazione Roma Tre Teatro Palladium. "Con questa serata in ricordo di Francesco Valdiserri, l'Università Roma Tre ne celebra la memoria e, con il contributo dell'arte, invita la propria comunità accademica e la cittadinanza ad un momento di riflessione e consapevolezza - ha dichiarato il
Rettore dell’Università Roma Tre Massimiliano Fiorucci - La prematura scomparsa di Francesco, infatti, è un monito che ci invita a riflettere non solo sulla fragilità della vita, ma soprattutto sull'importanza di promuovere comportamenti responsabili, anche nel divertimento. È per questa ragione che Roma Tre sente una forte responsabilità nel sostenere iniziative come questa: un tributo per uno spirito giovane, ma anche un messaggio di attenzione per un futuro in cui tragedie simili possano essere evitate attraverso la consapevolezza e l'azione congiunta. Ai genitori di Francesco un ringraziamento speciale per aver promosso questa iniziativa. Il coraggio e l'impegno dimostrati sono un esempio di forza e resilienza in un momento così difficile e sono una fonte di ispirazione per tutti noi".
Durante lo spettacolo al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre verrà lanciata anche la rassegna “24 frame al secondo”, in partenza il 20 gennaio, organizzata con il Centro Culturale Controchiave: un concorso per ragazzi dai 16 ai 23 anni, che dovranno realizzare corti di 10 minuti che saranno poi esaminati e premiati da una giuria presieduta da Paolo Virzì, con premiazione finale fissata al 13 aprile. Anche questa rassegna, come tutte le attività di Luca Valdiserri e di Paola Di Caro, ha l’obiettivo di dire ai ragazzi “impegnatevi, fate qualcosa, non sprecate la vostra vita”: per amore e per rispetto di chi questa vita avrebbe ancora voluto -e avrebbe dovuto- viverla, come Francesco.